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31.3.12

FREAKS - PRIMA PUNTATA

Gironzolando per il mondo si conosce tanta gente.
Tanta gente sclerata aggiungerei.

Dato che questo fine settimana, causa mal di gola e mille cose da fare, me ne sono rimasta a casa a pulireleggerefaremilionidilistechepoiperderòestarmeneunpo'zitta, e non ho dunque foto o aneddoti di viaggio con cui deliziarvi e farvi desiderare tutti di andarvene in Comenius per un anno,

ho deciso di inaugurare una nuova moda di post su questo blog:

GENTE ASSURDA (FREAKS) PER IL MONDO, PRIMA PUNTATA

Per chi non mi avesse seguito dall'inizio, sappiate che esiste anche un'altra saga su questo blog, quella dei coinquilini da incubo, che presto aggiornerò con nuovi dettagli.

Potete leggerne cliccando su questi due link:

COINQUILINI STRANI - I parte
COINQUILINI STRANI - II parte

Ma torniamo a noi.

Dedicherò questo post a uno di questi strani individui incrociati casualmente per il mondo, strambe macchiette uscite da un film, in questo caso di Bollywood.


Spero che lui non scopra mai l'esistenza di questo post a lui dedicato.
Se succedesse spero che lui, dall'alto della sua sapienza e saggenza, capisca che le mie amiche mi chiamano Radice Quadrata perché ho una tendenza a esagerare e mitificare, e dunque che sappia fare l'opportuna radice quadrata della sua caricatura.

Il tipo in questione ha sui 45 anni, un buon lavoro, parla un sacco di lingue, legge, medita, filosofeggia, è molto colto ed educato, ...  insomma, quante di voi non vorrebbero uno così come fidanzato?

Però poi ci vuole poco a capire che qualche rotellina fuori posto deve avercela.

Vive le sue giornate in un affanno continuo di migliorare ed abbellire il suo appartamento.

Ora, ognuno di noi è libero di fare ciò che vuole, e ci sarà decisamente una fetta dell'universo femminile attratta irrefrenabilmente dal suo particolare interior design.
Parlo di quelle donne amanti  delle cianfrusaglie etniche a casaccio (categoria internazionale a cui appartenevo anche io, prima di diventare minimalista; dunque, mamma, tranquillizzati, questo tipo non è il mio fidanzato segreto).

L'appartamento in questione si trova in un quartiere chic di una città che non starò qua a nominare.
All'inizio era semivuoto.

Poi è cominciata l'invasione.

Sono arrivati
i puf su cui nessuno mai si siede,
le sedie di ferro battuto per chi vuole distruggersi sedere e schiena,
i divani coperti da teli di seta viscida e ricamata con specchietti che si conficcano nelle cosce,
le librerie cariche di candele, ceri e moccolotti che nessuno mai spolvera,
le lampade, lanterne, lucerne in ogni angolo possibile e immaginabile,
le statue, statuine e statuette di Budda, Maometto, Visnù e Gesù Cristo per non fare torto a nessuno,
tavolini e tavolinetti spigolosissimi che impediscono il passaggio,
cocci, vasi, recipienti contenenti altre candele, sabbia feng-shui da pettinare, sassolini
e, culmine della follia consumista
3 FONTANELLE!

Praticamente per passare per il salone della casa tocca fare la ginkana.
A me questo posto fa venire l'ansia.
C'ho paura di rompere qualcosa a ogni passo.
Lo attraverso trattenendo il fiato.
Mi sento l'elefante nel negozio di cristalli.




E poi con tutti 'sti Budda, GesùCristi, divinità indiane contorsioniste che ti guardanano da ogni angolo, uno si sente peccatore internazionale, perché ha detto una bugia, ha calpestato una formica, si è fatto la doccia col bagnoschiuma alla fragola invece che immergersi nel Gange.



Cosa spinge qualcuno a comprare così compulsivamente?
Ad accozzare simboli così diversi come catalizzatori di tutte le energie del mondo?

Fatto sta che poi in salone non ci si siede più nessuno, perché è già troppo popolato,
e ti fa venire le paranoie e i complessi.
Ti siedi a guardare la tv e hai i 6 occhi dei tre ReMagi puntati addosso, a ricordarti che c'è un mondo là fuori da scoprire in sella a un cammello.
Ti sbraghi sul divano e un BuddaObeso ti fa venire voglia di andare a fare una maratona per non finire con una panza come lui.
Passi distratto per andare in bagno e frantumarti un menisco e/o il mignolino del piede contro uno spigolo di uno dei mille tavolinetti ti ricorda che la vita è un cammino tortuoso e pieno di ostacoli.

Insomma, vivere in quella casa è come andare a lezione di catechismo interreligioso 24 ore su 24.

E non ci crederete, ma questo tipo ha trovato una fidanzata.
Una che studia interior design.

Cioè, esistono davvero donne a cui l'accozzaglia piace.
Ricordo atavico di un cavernicolo che invece di tornare a casa con un bel dinosaurone da preparare per cena, ti portava venti pigne, un centinaio di sassolini, un pietrone scomodissimo su cui sederti,  delle foglie di ortica su cui dormire. E tu avevi la caverna più chic di tutta la valle.

Cioè, esistono davvero donne che sotto l'accozzaglia non vedono i chili di polvere.

Cioè, esistono davvero donne che guardano a queste apparenze e non al fatto che il secchio della mondezza in cucina trabocchi, emanando un odore nauseabondo, mix di cadavere in putrefazione, bagno pubblico del Bronx e  pasta al tonno, formaggio e uovo sodo mischiati.

Cioè, esistono davvero donne disposte ad ascoltare per ore come un uomo ti istruisce su cosa significa essere educati e maleducati, su come e cosa cucinare, su cosa desiderare per il tuo futuro.

Dio li fa e poi li accoppia.
O come si dice in spagnolo: cada oveja con su pareja
(ogni pecora con la sua coppia - o forse sarebbe meglio dire copia!)

Che dire, ognuno ha le sue priorità.

E mi piacerebbe che qualcuno venisse a casa mia, la osservasse, mi osservasse e scrivesse un post su di me. Con tanto di foto.

O magari qualcuno lo ha già fatto.
Ora mi metto a smanettare su google alla ricerca di blog che parlino di questa strana minimalista vegetariana tutta blu con il frigo semivuoto e ordine meticoloso in tutta la stanza eccetto sul divano che si spalma creme idratanti da mattina a sera e che controlla i commenti al blog in maniera compulsiva ...

Arrivederci alla seconda puntata.

9 commenti:

  1. Oddio quant è vero il fatto che viaggiando si conosce un sacco di gente che ti lascia un grande punto interrogativo. Appena ho letto il tuo post mi è venuto in mente un tipo in particolare, conosciuto ad Edimburgo... anche lui una rotellina fuori posto doveva averla, per forza! Ha l'abitudine di correre senza meta per la città (infatti l'ho conosciuto perchè ci siamo scontrati), cammina sempre con una bottiglia d'acqua da cui beve in continuazione, nel senso letterale della parola: non dice una frase senza poi bere)e di conseguenza ogni 4-5 minuti va a fare la pipì. Ed è anche convinto che faccia bene!! E' davvero un gran figo, anzi all'inizio ho pensato "ma che me frega che beve 300 litri d'acqua al giorno, alla fine è interessante"...ma poi ha cacciato l'argomento buddismo, che mi annoia un po', e quindi ho capito che non c'era storia:))
    Vania

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    1. Oddio, sono stata un miliardo di volte a Edinburgo e non l'ho mai incontrato ... Ma mai dire mai!la prossima volta che ci vado lo cerco!

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  2. Ahhhhhh...ahhhhhhhhh...oddio Cecilia che ridere....c'ho le lacrime agli occhi..NON CE LA POSSO FA!!!!...ihhhhhh..ihhhhh che gente ke c'e' in giro...

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  3. Ciao, ma pure noi che siamo qui siamo proprio a posto?
    Non mi sono mai sentita normale...comunque giusto un saluto, parto per la Sardegna e poi per Malta!
    Buona Pasqua,
    Tina

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    1. Ma sì, Tina, ognuno di noi nel suo piccolo è un po' freak!

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  4. Come mi fa piacere scoprire un'altra minimalista! Chi è venuto a casa mia s'è sempre spaventato perchè è VUOTA. Perchè, finalmente, mi sono liberata di Mangusta e del suo hoarding problem. Finalmente non ci sono soprammobili, giornali e vestiti che prendano polvere. Quando Von Lemminge venne a casa mia per portarmi il materasso, si guardo un po' in giro sbalordita. Poi, il giorno dopo, Raz mi disse:- Von Lemminge mi ha chiesto se ti sei appena trasferita (ci stavo già da un anno e mezzo) perchè casa tua sembra un vacation rental. E' vuota.- E io me ne vanto perchè lo spazio "pulito" mi da la pace dei sensi.

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    1. E infatti neparlavo proprio oggi con la ma coinquilina che è shopaholic e le spiegavo il senso di tranquillità che si ha mano mano che la casa si svuota .. E ne ho ancora tante di cose da fare fuori!

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  5. Eccomi, Cecilia! Bel post :-). E devo ancora trovare il tempo di leggere gli altri due post che hai linkato sui coinquilini! Per quanto riguarda i miei attuali, da un intervento notturno ieri su FB: "Ti prego crazy coinquilina cinese, perché vuoi impedire a Morfeo di avermi tra le sue braccia? Come fai a parlare/urlare per ore al telefono? Chi ti sopporta? Evviva che tra poco traslochi XD. E chi verrà dopo di te? O__O", a cui è stato risposto: "Spera non un'altra cinese, ne ho avuti quattro e tutti urlavano per ore al telefono. Mi confermi che non è una statistica infelice." ed anche: "vuoi la mia francese?" - da tutto ciò breve mio flusso di coscienza :-D: "No grazie Scì, almeno questa si fa i fatti propri, anzi pensa solo a quelli :-D: Sono io a lavare i suoi piatti, a togliere i rimasugli che popolano la tavola dopo il suo passaggio ed infine a sceglierle il programma di lavaggio e azionarle la lavatrice XD. Cuginetto XD :*. Comunque la landlady è pure cinese ed è cosciente dell'altro, parla per max. mezzora al tel quando viene uno o due gg a fine/inizio mese per l'affitto e soprattutto lava i suoi piatti e non lascia innumerevoli sacchetti dell'immondizia per ogni dove. Poi so da fonti certe che ha detto che sono lovely :-D, mi abbasserà l'affitto per i restanti tre mesi perché le ho scritto che era troppo per me e che da maggio avrei ricevuto una cifra irrisoria dall'Agenzia Nazionale Italiana – la cosa deve però restare un segreto tra me e lei e poiché sto scrivendo in italiano è possibile che lo rimarrà -; inoltre, ha detto solo a me che la coinqui cinese se ne andrà e che mi avviserà quando verrà qualcuno a vedere la casa. In più a luglio vedrò le rose sbocciare in giardino :-D. Vogliamo parlare dell'altro coinquilino, l'English man sulla cinquantina? Considera irrilevante lavare a terra, ma importante non lasciare cose in giro; pulisce la macchina ogni sabato o domenica – come tutti qui nei dintorni – però si sogna di farlo con la casa. Due sabati fa l'ho beccato che portava PEZZI di macchina attraverso casa – non usando la porta di servizio, no - per lavarli in giardino. Mi faccio delle gran risate e gli faccio fare delle gran risate, per fortuna, dacché non si era neanche presentato (gli ho chiesto io come si chiamasse!) ora dice sempre due paroline, chiede com'è andata la giornata e si è offerto spontaneamente di sistemarmi la bici. Sia il coinqui ABITUDINARIO/PANTOFOLAIO (nanna a 21, sveglia alle 5.30, cibo precotto etc.) sia la coinqui MESSY/CRAZY pare non sappiano che aprire la finestra dopo essere stati in bagno è cosa ottima (non aprono proprio comunque le finestre in casa MAI – e lei sarebbe una farmacista…- forse le piacciono le colture di microbi? Piatti che ammuffiscono e il resto…) e che dare un'occhiata al WC non fa male, così pure come più di una doccia giornaliera, soprattutto considerando la mancanza di bidè :-D. Finito! Penso mi abbia ispirato stasera CeciliaChristine con la sua requisitoria di bizzarrie da housemates :-)." Ed è solo un assaggio XD.

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