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26.3.12

Tutti al mare: salto nel passato

Sabato non siamo stati solo alle grotte.
Dato che era una bellissima giornata ne abbiamo approfittato 
per andare anche a farci una passeggiata al mare. 
Mete prescelte Portorose e Pirano, sulla costa slovena.




Se mi seguite dall'inizio sapete che il mio amore per la Slovenia cominciò proprio lì.
Quando ancora mi vestivo di altri colori oltre al blu.
Quando portavo le Dr Martens con i calzini di spugna pure d'estate, per principio morale.
Quando avevo appena iniziato l'università ed ero ancora una romanticona sognatrice.

Così tornarci dopo una marea d'anni è stato un po' come aprire una porta sul  passato.


All'inizio non è che mi ci sono ritrovata molto.
La cittadina di Portorose è cresciuta, è più moderna, e sabato soprattutto era semivuota.

Evidentemente erano tutti in giro a pulire la Slovenia, per il Clean Up Slovenia appartenente al più ampio World Clean Up 2012.
Abbiamo passeggiato lungo la costa da Portorose a Pirano, fermandoci per un pranzo caffè in riva al mare, allietati da un cameriere simpaticone che voleva rimorchiarci tutte. (Si nota la vicinanza con l'Italia). Abbiamo scoperto che gli sloveni, se un autobus è abbastanza pieno, non si stringeranno come sardine per far entrare gli ultimi arrivati, ma ti inviteranno ad aspettare il prossimo.

Io come al solito ho fatto un sacco di foto! Eccovene una carrellata!


(Virginie, belga; Ana, spagnola; io; Stavros, greco; Aurelia, romena)

In lontananza, Pirano!

 
Mi buttooooooo!


Io ai tempi della mia gioventù da queste parti ci ero stata ad Agosto, quando pullulava di vacanzieri italiani alla ricerca di una vacanza economica, di giovincelli tedeschi ustionati, di sloveni nudisti.
Proprio così.
Per me che ero davvero una ragazzina innocente, il vedere tutta 'sta nudità mi sconcertava abbastanza.

Gli sloveni, essendo così ginnici ed aitanti, si scoprono e spogliano senza problemi.
Ora non vi immaginate che tutti andassero per strada come mamma li aveva fatti, ma alla prima festa a cui ero andata mi ero ritrovata circondata da amici della mia amica che per scherzo ci avevano voluto accogliere al naturale.
Comunque per me è utile ripensare a quei tempi , così quando mi ritrovo a viaggiare (quasi sempre) con ventenni non mi sconvolgono le loro voglie di rivoluzione, i paroloni, cambiamo il mondo, abbasso questo e abbasso quest'altro, non me ne frega niente o me ne frega troppo, oggi ti amo e domani ti odio.
In realtà poi anche se esco/viaggio con erasmus e affini, li seleziono con cura, niente festaioliubriaconiaccannati, anche se a volte qualcuno riesce ad intrufolarsi.

Com'eravate voi a 20 anni? Come siete cambiati?

Io oltre ai piedi perennemente negli anfibi a cui mettevo addirittura nomi in inglese,
portavo pure vestiti da rapper XXL belli larghi che compravo in America,
alternandoli a vestitini corti corti sotto cui portavo boxer da maschietto.

Non fumavo e non bevevo (e neppure adesso lo faccio).

Ero una secchiona ma con uno spirito trasgressivo (mi sono fatta il primo tatuaggio a 17 anni),
ero in un gruppo di studenti di sinistra e quindi giravamo per centri sociali il fine settimana,
 e andavamo pure per rave dove tutti mi scambiavano per una spacciatrice a causa del mio giubotto argentato di Dolce e Gabbana (comprato a Porta Portese ovviamente). Così mi si avvicinavano loschi figuri e mi chiedevano: aho, che c'hai n'arcobaleno? c'hai un MZX? c'hai 'na BarbieGirl?
E io dall'alto della mia ingenuità in fatto di droghe pensavo parlassero di cartoni animati, giocattoli, biciclette, e mi facevano pure tenerezza!

Mi mettevo ancora il profumo (CK1) che ora a sentirlo a 3km di distanza mi fa scoppiare le emicranie.
Facevo diete in continuazione, basate fondamentalmente su budini di riso e fagiolini.
Mi tingevo i capelli color prugna, color rame, color ramato, ma il mio sogno era averli blu.
Scrivevo infiniti diari segreti.
Il mio mito era Herman Hesse.
Ero una fan sfegatata di River Phoenix.
Amavo gli Stati Uniti.

Eccovene le prove.



Ricordare quei tempi mi aiuta pure a capire un po' meglio i ragazzini che ho di fronte a scuola.
La loro voglia di farsi notare, di strafare, oppure di passare inosservati, di essere invisibili.

E con questi pensieri ce ne siamo tornati a Lubiana al calar del sole.





Arrivederci alla prossima avventura!

5 commenti:

  1. I miei 20 anni sembrano lì dietro l'angolo!
    Studiavo all'Accademia di Belle Arti di Macerata, ero piena di sogni e ideali.
    Mi battevo per la giustizia ed ero molto poco condizionabile, avevo già le idee chiare su tante cose.
    A quei tempi i miei migliori amici erano proprio i compagni di Accademia, facevamo delle cose tanto buffe insieme: recitavamo, la notte oltre al classico suonare i campanelli e poi scappare, andavamo a giocare ai giardinetti, ci rotolavamo nell'erba, ci facevamo un sacco di schersi.
    Ascoltavamo i Doors, i Sonic Youth, Rino Gaetano, i Crimson Glory e altra musica metallara, e i Beatles(io in particoloare).
    Ero innamoratissima di un ragazzo che era arruolato in Marina (si sposa tra pochi giorni!!!) e non vi dico gli struggimenti shakespeariani, avvicinamenti, addii, lettere scritte con le lacrime...un vero e proprio melodramma.
    Leggevo tantissimo: Herman Hesse, Shakespeare, Kafka, Ibsen, Cechov.
    Amavo il blu e dipingevo cieli e nuvole!
    Tina

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  2. io a 15 anni i capelli blu me li feci...con l'aiuto di mia mamma che era contrarissima ai tatuaggi ma i capelli si sa, ricrescono :-D

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    Risposte
    1. Io ho i capelli ferrosi e non mi si decolorano ... Ci ho provato parecchie volte per potermeli fare blu e il risultato è sempre stato che mi ritrovavo con i capelli arancioni!

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  3. questo è stato il mio post preferito di sempre, mi è piaciuto il salto nel passato!

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