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19.3.12

Oggi si resta in casa ...

Dove per restare a casa si intende rimanere in Slovenia,
senza sconfinare!

Mete di sabato scorso? I laghi di Bled e Bohinj e Vintgar.

Dato il successone del viaggio in Croazia si ripete con Stavros, Gesche, Eva e questa volta con Arianna, che poi ripartirà la sera stessa per l'Italia.

Per iniziare in modo comico la giornata, Stavros si sveglia con dei segni blu sul collo ... sembrano morsi e così mi accusano di essere un puffo-vampiro, che morde gli ospiti durante la notte.
Quindi attenti belli miei, se venite a dormire a casa mia, vi morderò e contagierò alla bluità.

Abituati ai viaggi di qualche ora, presi da chiacchiere varie e con le montagne innevate all'orizzonte, perdiamo l'uscita dell'autostrada per il lago di Bled (che è a solo una cinquantina di km da Lubiana) e quasi ci tocca arrivare fino in Austria per tornare indietro.

Durante una sosta benzina ci diamo alle chiacchiere multilingue e si scopre che di niente/you are welcome/bitte/de rien/de nada/prosim in greco si dice τίποτα (tipota) e Gesche se ne esce dicendo: come teapot (in inglese) ma femminile. Tipota diventa la parola chiave del nostro viaggio.



Infine arriviamo a Bled.
Io ci ero già stata in estate, quando le spiaggette erano gremite di gente, il lago di barchette e nuotatori, le stradine tutte intorno trasformate in pista per maratoneti, e i bar stracolmi di turisti e sloveni a mangiare la tipica alla crema.

Invece questa volta ci siamo praticamente solo noi, alcune paperelle, qualche solitario corridore e tanto silenzio.





E poi il mistero delle scarpe abbandonate sul molo!


Di Bled si dice che le coppiette di fidanzati dovrebbero raggiungere a nuoto l'isola, e una volta arrivati il fidanzato dovrebbe prendere fra le braccia la sua bella, portarla su fino alla chiesetta in mezzo al lago e suonare insieme la campana portafortuna.
E allora tutte queste scarpe non saranno mica di futuri sposini?

Poi, senza averlo molto premeditato siamo arrivati a Vintgar.








Trattasi di una gola fra montagne in cui scorre il fiume Radovna,
attrezzata con ponticelli e passerelle di legno
per permettere ai visitatori di percorrerla in tutta la sua lunghezza ed
 ammirare cascatelle, laghetti, e acqua azzurra.
Della serie: ritorno alla laguna blu.

Da quanto avevano detto a Eva, l'accesso a Vintgar doveva essere chiuso.
E invece no, era aperto perché stavano facendo lavori di manutenzione dei pontili e staccionate di legno. E così noi ci siamo imbucati. Nessuno ci ha fermati, nessuno degli operai ci ha detto niente.
Saranno stati gli allegri sorrisoni di Eva a convincerli a lasciarci passare? Chissà.

Io mi sono sentita un po' Indiana Jones quando camminava sui ponti traballanti, perché in alcuni tratti mancavano pezzi di staccionata o le tavole di legno erano bucate o marce.
Ma siamo sopravvissuti anche a questa avventura.


Lo vedete quel puntolino blu in mezzo al ponte? Sono io ovviamente!


Da notare Stavros scalzo, perché all'aver perso una partita a carte la sera precedente lui e Arianna sarebbero dovuti entrare in acqua in uno dei posti visitati.

 


Ormai mezzi morti di fame abbiamo deciso di proseguire verso la prossima tappa.
Sulla mappa ci è sembrato di vedere una strada più breve per arrivare fino al lago di Bohinj
e così ci siamo rimessi in marcia.
Per accorgerci poi che la strada era sì più breve, ma si inerpicava su per una montagna del parco nazionale del Triglav e poi per mille villaggetti e paesini in cui però ho avuto modo di scattare un sacco di foto, con la macchinetta fotografica che dava ormai segni di cedimento.



Curiosità: queste strutture che vedete qui sopra e nella foto precedente sono i kozolec.

Si tratta di essiccatoi  realizzati in legno o pietra e legno, utilizzati per asciugare velocemente il foraggio appena tagliato o altri prodotti agricoli tipo agli e cipolle.
Quelli a forma di casetta servono anche come depositi di attrezzature agricole.


Infine, dopo aver fatto il giro di peppe sulle montagne ancora un po' innevate, siamo arrivati al lago di Bohinj. A differenza di quello di Bled questo lago è meno turistico, più immerso nella natura, con poche costruzioni intorno e, a marzo, con decisamente poche persone.
Giusto una scolaresca in gita con un pullman che ci ricordava la famosa frase:

I feel Slovenia.


Noi però quello che sentivamo era solo fame e allora da bravi hippie che siamo abbiamo deciso di fare un altro improvvisato pic-nic in riva al lago. C'era chi aveva portato i biscotti, chi i pomodori e il formaggio puzzolente francese, chi il pane, chi la pizza, chi la frutta, e insomma, come sempre ci siamo fatti una bella mangiata.



E poi io non ho voluto essere da meno e ho deciso sguazzare un po' in riva al lago a rischio di congelamento. Ma come evitarlo con un paesaggio mozzafiato come questo?



Il resto del pomeriggio è stato allietato nell'ordine da:

- Eva e le sue prove di teatro. Fa l'attrice per la compagnia francese dell'università di Lubiana e doveva esercitarsi su come morire accoltellandosi. La migliore versione è stata quando, su mio macabro consiglio, si è riempita la bocca d'acqua, e l'ha sputata come fosse sangue mentre si pugnalava!


- Passeggiato a bordo lago, scalata fra grovigli e frattoni (disturbando le coppiette appartate) e salto della staccionata per poter ritornare sulla retta via.




- Storie inventate su fidanzati immaginari di Gesche (che, per dover di cronaca,  ne ha uno solo di cui è molto innamorata).
- La mia chicken run (quando sono emozionata perché trovo un posto dove poggiare la macchina fotografica per poter fare foto di gruppo con l'autoscatto ho questa necessità fisica di correre come una gallinella impazzita).



- Chiacchiere donne vs. uomo e tripudio di scemenze, tipo Stavros beato fra le donne.


- Foto, foto, foto, foto (credo che la parola che ho ripetuto di più durante il viaggio è stata PicturePicture)

 

E poi ha comiciato a farsi sera ...




E ce ne siamo di nuovo tornati a casa, con la mente a frullare già in previsione della prossima avventura!

7 commenti:

  1. grrr! questa si che é una bella gita slovena! assolutamente gelosa, ...senza nulla togliere alla malinconica Crozia con la sua "simpatica e amichevole" Carina ma questo é decisamente il mio ideale di gita!
    ... i piedi sono sopravvissuti? :)
    Chiara

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  2. C'è una foto verso la fine dove sembrate una pubblicità della Lumberjack e sopratutto mi ricorda molto la Scozia. Cosa dici, si asomigliano Slovenia e Caledonia?

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    1. Sì, si assomigliano parecchio per i paesaggi ma qua piove poco, da quando sono arrivata al massimo 10 giorni ... E qua non ci sono ubriaconi assassini e neppure ragazze obese seminude ...

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  3. Che posti stupendi! Noi oggi siamo andati un poco in giro per Cartagena, sta preparandosi la stagione delle piogge per cui il cielo è grigiastro e c'è un'afa pazzesca. Quando si alza la brezza dal mare è calda!
    Le tue foto mi hanno rinfrescata!
    ... ma la Scozia è così tremenda? Il clima , si sa, ma la gente?

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    Risposte
    1. Diciamo che Glasgow è una città con parecchi problemi ... Ma a gente poi avunque è davvero gentile e divertente. Solo che mangiano schifezze a tutto spiano ...

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  4. Beh, recenti studi davano l'UK come il paese con la peggior dieta in assoluto del mondo...!!!!!!

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