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13.9.11

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E il raffreddore non se ne va! Uffa!

Ieri ho deciso di andare a scuola lo stesso anche se al risveglio mi sentivo un catorcio.
E, sopresa sorpresa, dato che la mia tutor non c'era mi hanno mandato a sostituirla.
Non si dovrebbe fare, i Comenius non possono essere lasciati in classe da soli, ma vabbè, io in classe da sola ci sono già stata e quindi ho saltato Educazione Fisica, mi sono preparata qualche cosetta e mi sono disposta ad affrontare il gruppo misto di anno 9 (quattordicenni) per 45 minuti.
Con tanto di registro.

I HAVE GOT THE POWER!



E mi sono ricordata perché non mi piace insegnare agli adolescenti.
Perché loro stanno in classe ma il loro cervello è altrove, perché se insegni in una classe normale e non una di genietti (come quella in cui ero stata la settimana scorsa) l'inglese per loro è un po' una rottura, vorrebbero parlare di computer o di calcio o di vestiti e non amano rispondere davanti a tutti e per di più in una lingua straniera. Non è facile coinvolgerli, controllarli, e fargli entrare qualcosetta in zucca.

Sono piccoli e grandi contemporaneamente, si vogliono far notare o vogliono sparire nel nulla, e ti considerano un alieno, non riescono a concepire che anche tu hai avuto la loro età, i loro brufoli, le loro mani sudaticce, i loro capelli impossibili da pettinare, i loro dubbi amletici e li capisci.

Così alcune ragazzine se ne sono state zitte zitte, altri volevano fare un po' i gradassi - in ciabatte, cosa che ancora mi fa sorridere ogni giorno - , e uno mi ha tartassato di domande sugli Stati Uniti (miracolo secondo una prof. che lo conosce e che dice che non parla mai; poi mi ha chiesto pure se ero sposata e dove viveva mio marito di tutti i Paesi in cui ero stata e se avevo 25 anni e se quando vivevo negli Stati Uniti avevo una pistola).

I 45 minuti sono passati in fretta e senza incidenti e poi me ne sono andata a lezione di musica con i piccoletti, a cantare in italiano la canzone della ... POLENTA! Io che sono una terrona ovviamente non la conoscevo, ma mi sono fatta una sacco di risate. Se siete curiosi di ascoltarla la trovate qua:

http://italiasempre.com/verita/labellapolenta1.htm

La canzoncina mi ha messo fame e la cuoca lo deve aver notato perché ieri ha superato se stessa e mi ha dato da mangiare per tre! E io da brava bambina mi sono mangiata tutto, così sono uscita da scuola che praticamente rotolavo e a casa mi sono dovuta fare una pennica!


Quando sono uscita per andare al corso di sloveno avevo ormai la febbre a go-go, poi con una dose di Mr OK che ormai si impappina più che mai ho cominciato ad avere le allucinazioni e per concludere in bellezza con gli altri tre della classe ci siamo andati a fare una birretta a stomaco vuoto e siamo finiti a parlare di fantasmi. (a quanto pare nella mia via è stato ucciso qualcuno e Matthieu mi chiedeva se non fosse magari il fantasma di quel tipo che gironzola per casa mia ...)

Quando sono tornata a casa avevo la sudarella e un'emicrania di quelle in cui sembra che ti stiano conficcando 100 spille nel cervello (e non c'è Hedex extra che tenga) e così ho deciso che oggi me ne rimanevo a casa a cercare di guarire una volta per tutte! Probabilmente non lavorerò neppure domani, saltando dunque la gita a cui mi ero segnata, perché sarebbe partire alle 6 di mattina e tornare alle 8 di sera e non vorrei schiattare prima di essere stata almeno un mesetto in Slovenia.

Ah, ieri infine si è materializzata la mia coinquilina fantasma, l'ho vista giusto mezzo minuto stamattina perché lei stava uscendo per andare al lavoro, dunque esiste e speriamo bene. Per ora so che c'è perché si è improfumata a pioggia prima di uscire e dunque tutta la casa odora del suo profumo. Non ne so altro.
Trovo solo un po' strano questo modo di affittare le case, per cui è il padrone che decide e tu praticamente non hai voce in capitolo. Però dato che anche lei lavora spero non sia una pazza scatenata o che non si dedichi a sgozzare galline in cucina! (quando vivevo in Spagna all'inizio condividevo casa con una portoghese che comprava porcellini interi al mercato e poi si dedicava a smembrarli per fare salcicce e affini, immaginatevi un po' che gioia per me vegetariana).

Poi continuo con la mia giapponesità, e infatti noto che la mia macchinetta fotografica soffre, sbuffa, delle volte si nota che non ce la fa proprio più e se potesse parlare direbbe:

Cecilia, e bastaaaaa a fotografare finestre, ma insomma, pensa un po' se un giorno si affaccia uno in mutande e si incavola o peggio, decide di farti vedere le sue (dis)grazie ... e basta a fotografare quello che mangi, e su, che mica ti danno grilli e cavallette a pranzo, è solo purè ... e basta a fotografare graffiti, che qua ce n'è uno ogni due millimetri, fammi riposà!

Ma io non ho pietà e continuo imperterrita ...




E ora forse sarebbe il caso che mi facessi un bel tè col miele per evitare di avere a lezione  la voce sexy da Rocco il camionista che fuma tre pacchetti di sigarette senza filtro.

1 commento:

  1. Io sono del nord, ma la canzone della polenta mica l'avevo mai sentita!

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