Ora che la scuola è davvero cominciata e il corso di sloveno pure, le mie giornate più o meno sono quelle di una suora di clausura non rinchiusa!
SVEGLIA: fra le 5.00 e le 6.00
APPUNTAMENTO PER ANDARE A SCUOLA: fra le 6.30 e le 7.00
SCUOLA: dalle 7.30 all'1 o 1.30 (ma da ottobre saranno più ore)
PRANZO: variabile fra le 11.30 e l'1.30 (a scuola)
ARRIVO A CASA: fra le 2.00 e le 3.00 (dipende da se prendo il treno o mi accompagnano)
RIESCO DI CASA: fra le 4.00 e le 4.20
CORSO DI SLOVENO: fra le 5.00 e le 7.30
RITORNO A CASA: verso le 8.30
CENA/DOCCIA/BLOG: 1 oretta
A NANNA: alle 10!
In realtà è così dal lunedì al giovedì, poi i venerdì non lavoro (ma a volte se c'è qualche evento speciale sì) e comunque il corso intensivo di sloveno durerà solo fino al 20 settembre. Vi do qualche altro dettaglio di questa emozionante vita:
Sveglia: fra le 5.00 e le 6.00. A quell'ora non si sono svegliati neppure gli uccellini e non è ancora sorto il sole. Mi sveglio presto perché la mattina mi piace fare le cose con calma, bermi un caffè preparato la sera precedente (nescafè, ricordatevi che culinariamente non sono italiana) con i biscotti, dare un'occhiata alla posta/facebook e compagnia bella, e svegliarmi del tutto. In caso di necessità questa fase può essere però ridotta a 10 minuti!
Verso le 6.15 esco di casa: (a volte un po' più tardi) per andare all'appuntamento con Marjetka. Mi conviene andare in macchina con lei perché ci si mette pochissimo ad arrivare a scuola (una ventina di minuti), e poi mi faccio due chiacchiere. Lei parla abbastanza italiano, e la mattina le chiedo cose varie di sloveno.
Per arrivare al posto dell'appuntamento (dato che non mi va di farle fare il giro del mondo) scarpino una mezzoretta. A quell'ora, non ci crederete, ma c'è già gente in giro che va al lavoro e ragazzini che si dirigono a scuola. Già comincia a fare freschetto e così mi sveglio del tutto.Ne approfitto per dare sfogo alla mia giapponesità e fotografo tutto, soprattutto graffiti!
Verso le 6.45 - 7 partiamo in direzione Grosuplje, attraversando un paesaggio che già avete visto sulle foto scattate dal treno: montagne, nebbia, altre montagne, alberi, alberi, alberi, nebbia, mucche, cavalli, nebbia. Siamo fortunate perché la mattina c'è traffico in direzione Lubiana, non il contrario.
Arriviamo a scuola prima della prima lezione del giorno (che è alle 7.40).
In questa prima settimana, e anche la prossima, il mio compito è stato osservare. Cioè sedermi in una classe e prendere appunti su varie cose: metodi, comportamento, disposizione della classe, materiali, se i ragazzini si tirano gli astucci, se si danno le schicchere, se qualcuno cerca di buttarsi dalla finestra o di nascondersi nell'armadio - ma qua in Slovenia di queste amenità mi pare che non ne succedano ecc.
Sono stata principalmente a lezione di inglese e che vi devo dire: gli sloveni a livello di lingue hanno una marcia in più. Alcuni ragazzini di 14 anni parlano come veri madrelingua, accento perfetto!Sono stata nella classe dei genietti, e mi chiedo: che cos'altro gli si può insegnare? All'università non ho mai avuto un classe di livello così alto!
Ieri sono stata in una classe di piccoletti (9 anni). La maestra aveva organizzato un'attività che combinava ciò che imparano in matematica (i grafici) con le attività delle vacanze. A parte questo, i ragazzini sapevano parole come hiking, shark, deep. E una marea di canzoncine con inclusi balletti sculettanti. La maestra ovviamente è super in forma perché anche lei partecipa a tutte queste coreografie, praticamente fanno educazione fisica ed inglese contemporaneamente! Ho notato che varie prof. enfatizzano molto l'importanza dello sport e delle attività all'aria aperta.
Ho anche conosciuto uno dei pochi ragazzini sovrappeso della scuola, che è anche uno dei pochi ad avere problemi di comportamento e disciplina. Saranno collegate le due cose: alimentazione sana = bimbi tranquilli, svegli e felici? - alimentazione Mc Donald's = ragazzini svogliati o iperattivi o maleducati o aggressivi?
Nel documentario Supersize Me si sostiene che è proprio così.
Io sono solo tre giorni che mangio a scuola e mi sento vispa come una vespa!
(parlando di vespe, ce ne sono a bizzeffe in giro, e mi hanno detto che ciò significa che l'inverno sarà freddo).
(e parlando del pranzo a scuola, non faccio foto perché davvero mi sento già abbastanza sotto gli occhi di tutti, ma la cuoca mi ha preso sotto la sua ala protettrice e mi riempie i piatti fino all'inverosimile, mi da doppia razione di frutta, yogurt, mezzo chilo di insalata.)
Tornando ai ragazzini di 9 anni, erano superemozionati perché c'ero io in classe (seduta in uno dei loro banchetti bassi, che ridicola!) e quindi si sbracciavano per rispondere. Una bellissima atmosfera. Sarà che le elementari e le medie sono insieme, ma qui i ragazzini mi sembrano tutti ancora molto innocenti, non dei piccoli criminali come ho visto altrove.
Sono stata anche in una classe di un minigruppo di sostegno e devo dire che sono stata davvero fortunata: si tratta di un gruppetto di adolescenti con qualche problemino, ma dolcissime e interessatissime. Oggi gli brillavano gli occhi e quando la maestra mi ha mandato a sedermi vicino a una di loro, questa ragazzina si è davvero emozionata. Era contentissima. Poi ci siamo alzati a vedere su una cartina da dove venivo e dove avevo vissuto e le tre ragazzine facevano un sacco di domande. Il loro livello di inglese corrisponde praticamente al mio livello di sloveno, quindi anche per me è positivo partecipare a quelle lezioni.
E poi ho assistito anche a lezioni di educazione tecnica, geografia, chimica e biologia. Il tutto in sloveno. E ho capito come si deve sentire un ragazzino, figlio di immigrati, appena arrivato in una nuova scuola e un nuovo Paese di cui non conosce la lingua. Stare seduto e capire solo una parola ogni 50. Io poi ho il vantaggio di averle già studiare queste cose, di non dover passare nessun esame, di poter prendere appunti su altre cose che mi sembrano interessanti dal punti di vista didattico.
Ma ci pensate a ciò che si deve sentire dovendo stare seduti fra ragazzini della propria età che non parlano la tua lingua, professori che non possono fare niente di speciale per te perché comunque hanno un programma da seguire, ed essere lontano da casa e dai propri amici?
Oggi ero in una classe della sede distaccata della scuola, in un paesino ancora più piccolo di Grosuplje (Pulica). Quella scuola è praticamente frequentata solo da 70 ragazzini, e ci sono vari stranieri (soprattutto figli di immigrati da altri Paesi della ex-Yugoslavia: Macedonia, Serbia, Bosnia ecc. I padri vengono in Slovenia per lavorare come muratori). E sono finita in classe con un bimba macedone alla sua prima settimana di scuola qua. Non parla sloveno ed eravamo in classe di inglese, che lei non aveva mai studiato. Teneva gli occhi bassi, copiava dalla lavagna quando gli altri copiavano e ogni tanto mi lanciava un'occhiata, forse rassicurata dal fatto che c'era pure io in quella classe che non capivo niente quando la prof. parlava sloveno. Ho quasi pensato di chiedere di lavorare da sola con lei durante quell'ora. Chissà, forse potrebbe sentirsi più a suo agio con un'altra persona che non è di qui.
Ovviamente dopo questa intensa settimana ho il cervello che fuma.
Devo organizzare qualche attività per la settimana delle lingue che si svolgerà dal 19 settembre, mi pare. (ho pensato di parlare degli stereotipi, facendo fare delle scenette ad alcuni studenti volenterosi).
Devo scrivere un resoconto di tutto ciò che ho fatto in ogni lezione, cosa mi è piaciuto, come potrei contribuire e qualcuna delle mie genialate.
Devo pensare a cosa vorrei fare concretamente e in che classi: ho infatti notato che alcuni prof. sono decisamente più disponibili ed interessati di altri, ed alcuni sono più simili a me a livello didattico (preparano materiali extra o giochi/attvità) quindi mi piacerebbe collaborare con alcuni di loro.
E devo studiare sloveno, perché con il prof. Mr OK (ho già detto che mi è toccato di nuovo lui??? NOOOO!) le cose vanno di male in peggio. Uno dei peggiori prof. che io abbia mai conosciuto in vita mia, praticamente ci spieghiamo le cose fra di noi in classe. E siamo rimasti solo in 4. Una catastrofe.
Ieri ci spiegava i verbi che sul libro sono stati divisi in modo un po' assurdo, saltando la persona NOI e LORO. Gli ho chiesto se in ogni caso me le poteva dire, giusto per farmi uno schema e mi ha detto di no, perché li troverò sul libro numero 3 della serie. Ma insommaaaaaaa ... mica gli ho chiesto di dirmi la sua password o il suo codice fiscale! Voglio solo sapere due verbi, cavoli!
In ogni caso alla fine me li sono cercati da sola. Forse avere un prof. così mi stimola pure di più a studiare per conto mio, perché intanto da lui non imparo nulla. Lui è talmente sconsclusionato.
Ma dico io: se sul libro come esempio c'è il verbo parlare, che senso ha copiare alla lavagna di nuovo il verbo parlare? Ma scrivine un altro no, zuccone?
E dato che io gli rompo abbastanza, ogni 5 minuti mi manda alla lavagna a trascrivere cose che ci sono già sul libro. Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!
E parlando del corso di sloveno, vi abbandono qui e mi metto a fare un po' di esercizi!
Ho giusto un'oretta ... forse sarebbe meglio fare una pennichella?
Se vidimo!
Nessun commento:
Posta un commento
Please, leave a message!
Lasciate un messaggio.
Dejadme un mensaje!