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18.9.11

GITA AL LAGO: BLED

Ieri ho deciso di unirmi, di buon mattino, a Mathieu e alla sua amica Yuki e di andare a passare la giornata a BLED, un lago che si trova a un'oretta da Lubiana. Ci si arriva in treno o in autobus (una decina di euro andata e ritorno) e vale la pena andarci per rilassarsi e farsi una bella passeggiata.

http://www.bled.si/it/

Gli sloveni dicono che è un posto troppo turistico. Io per turistico immagino la gente che fa a cazzotti per trovare un quadratino di spiaggia, la musica a palla, ragazzini che urlano, giapponesi che fotografano e mille negozi di souvenir. Il vantaggio di aver vissuto a Roma per tanto tempo è che la Slovenia mi sembra davvero un'isola felice, 'sti sloveni non sanno quanto sono fortunati!

Non credo di dover commentare più di tanto, le foto parleranno da sé!

Dopo il viaggio in un autobus stracarico la nostra prima tappa è stato il Castello di Bled. Che è inerpicato su per una collina, con tante belle scalette da salire che non finiscono mai. Fiatone assicurato. Ma ce l'abbiamo fatta e ne è valsa la pena. Il panorama è ovviamente bellissimo, su tutto il lago, sulle montagne e sulla valle e a differenza dei gotici castelli scozzesi, che ti fanno pensare a grandi battaglie, morti ammazzati in modi truculenti, forti passioni, in Slovenia anche i castelli infondono tranquillità.



Dopo il giro per il castello, siamo scesi in riva al lago - Mathieu mi aveva detto che non ci si poteva fare il bagno (in ogni caso io il costume qui in Slovenia non ce l'ho) e invece c'era una zona adibita a questo scopo vicino alla zona bar-ristoranti. Che tentazione di buttarmi in acqua tutta vestita. L'acqua era azzurra, si vedeva il fondo, non c'erano bottiglie, plastica e schifezze varie galleggianti.
C'erano però questi ameni secchi della spazzatura!


Bled è anche famoso per un dolce, che è fatto con la crema pasticcera e la panna, che si chiama Kremna Rezina o affettuosamente Kremšnita. Menomale che per pranzo ho deciso di prendere solo una fetta di questa torta ed un tè, perché non sono riuscita neppure a finirla. Un suicidio calorico da mangiare in riva al lago!


Ma abbiamo subito rimediato, decidendo in un primo momento di fare una passeggiatina, e poi successivamente di fare il giro dell'intero lago. Come ho già detto altrove gli sloveni sono tutti ginnici ed atletici e quindi c'era tantissima gente che camminava su e giù per le rive del lago, lungo un comodissimo sentiero, ed era anche in atto un triatlon, quindi c'erano pure un sacco di persone che correvano come forsennate!  E gente che nuotava, perché anche se in alcune zone del lago sembra che sia proibito, quando si tratta di fare sport per gli sloveni non c'è legge che tenga. Noi ci siamo accontentati della nostra passeggiatina (8km credo), che non è stata poi così faticosa perché eravamo comunque distratti del bellissimo panorama! E non mi riferisco solo ai fisicacci dei tipi del triatron, ma anche ai colori degli alberi, dell'acqua, del sole.



Dicono che questo sarà l'ultimo fine settimana estivo e che le temperature scenderanno. In realtà me lo dicono da quando sono arrivata, ma chissà; ora ha appena cominciato a pioviccicare, mannaggia, ho i panni stesi fuori!!!  Anche ieri sera ha piovuto, per circa 3 minuti!
Comunque meglio, così non avrò la tentazione di uscire e rimarrò a casa a studiare e a mettere in ordine da brava studentessa massaia!

Altre novità?
- Oggi quasi mi traforo un polpaccio con un chiodo che spunta dal mio letto e non avevo ancora visto.
- Dalla prossima settimana il mio contributo a scuola dovrà essere più attivo, menomale, perché mi stava venendo un po' la frenesia.

E poi una nota triste.

L'ho già vista varie volte, una signora di un' ottantina d'anni che di sera gira per le strade turistiche di Lubiana e vende girasoli, e fragole e cosette varie. Mi ha fatto davvero impressione, perché potrebbe essere mia nonna, e mi chiedo: quale sarà la sua storia? Dove saranno i suoi figli? Perché lo stato permette che una persona anziana invece di starsene a casa a sonnecchiare in poltrona, debba uscire a cercare di vendere qualcosa per sopravvivere? E perché negli occhi della gente si vede così tanta indifferenza?

Questa è una ragione in più per imparare lo sloveno, vorrei sapere qualcosa di lei. Chiederglielo.
Perché ieri, quando le ho regalato 10 euro, mi ha guardato con degli occhi  così che di colpo e di nuovo mi sono resa conto di quanto sono fortunata, ad essere qui, il Paese in cui da anni volevo vivere, a abitare nela casa che volevo dall'inizio, con una coinquilina normale e tranquilla, ad aver conosciuto in meno di un mese gente di tutto il mondo, a dare l'impressione attraverso le mie foto di essere ancora e sempre in vacanza.

Ogni tanto tocca ricordarselo.
Ed esserne riconoscenti.
E pensare a cosa si può fare per rendere anche gli altri un po' più felici.


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