Ieri ho finalmente affitato una bici. Così ci ho messo solo 10 minuti ad arrivare in centro.
Questo sistema funziona benissimo. Ci sono bici parcheggiate per tutta la città in punti strategici e pagando un euro (1 euro!!!) si ottiene un PIN con cui si può prendere una bici gratis per un ora. Calcolando che Ljubljana è abbastanza piccola, un'ora è più che sufficiente per arrivare da un posto all'altro. In ogni caso se non lo fosse basta parcheggiare la prima bici, aspettare un minuto e prenderne un'altra.
Il PIN dura una settimana, insomma, ora che il tempo è bello è un vero affare!
Così ieri sera sono potuta tornare a casa più tardi perché ho una stazione proprio qui vicino casa.
Poi ci sono piste ciclabili ovunque. Penso a Murcia che non è molto più grande di Ljubljana e alla difficoltà che hanno di costruire e progettare una pista. Forse dovrebbero venire a farsi un giro qua. Infatti in bici ci vanno tutti, grandi, piccoli, giovani ed anziani.
Ah, e nessuno le ruba queste bici. Non bisogna portarsi via il sellino quando uno la lascia parcheggiata in strada. Alcuni lucchetti sembrano quelli dei diari segreti delle bambine di 8 anni.
Sono straniera. Ciò significa varie cose:
- andare sempre in giro con una cartina. Una mappa del tesoro di stradine da scoprire. Mi piace perdermi e gironzolare senza meta. Mi piace vedere come la cartina si consuma a forza di aprirla e chiuderla.
- conoscere altri stranieri. Va sempre così, all'inizio gli stranieri si uniscono fra loro. Non solo gli erasmus, ma in generale i nuovi arrivati. Ieri sono uscita con due ragazze, Melanie (che è qui con il mio stesso programma Comenius) e Marissa (che sta facendo qui il tirocinio); è interessante condividere le opinioni di chi, come me, questa città la conosce ancora poco. E perdersi insieme.
- essere fregati sui prezzi degli affitti. Per ora la stanza più economica che ho visto è in un appartamento con due ragazzi sloveni. Quando il padrone di casa ha a che fare con uno straniero gonfia i prezzi in modo stratosferico. Infatti, nonostante l'appartamento con i due sloveni non mi piaccia più di tanto (perché è molto asettico, ci sono specchi in posti strani e ci sono molti mobili con rifiniture dorate) se dovessero rispondere in modo soddisfacente alle mie domande, forse lo prenderei.
- il punto precedente mi porta a questo, alla definizione di un nuovo sport: extreme flat-hunting. La ricerca estrema di una sistemazione, che implica farsi chilometri e chilometri a piedi, salire e scendere una miriade di scale, stringere un'infinità di mani di sconosciuti, portarsi appresso uno zaino carico di blocchetti e penne o foglietti svolazzanti, aprire decine di porte e fare capolino in dozzine di stanze, bagni, cucine, saloni. Una botta di adrenalina ogni volta.
Quali sono le domande che fareste voi quando cercate casa?
Io ieri me ne sono stata un po' zitta, perché alcune domande scioccano i possibili coiquilini che ti scartano senza pietà.
Però i due tipi sloveni erano molto precisi e accurati, mi hanno spiegato esattamente i turni delle pulizie, insistito sul pagamento puntuale dell'affitto, insomma, nonnavevo mai visto una casa in cui vivon due ragazzi così pulita ed ordinata.
Allora oggi mi sono fatta coraggio, gli ho chiesto l'email e ho mandato le mie domande, che saranno sottoposte ad attento esame:
1) dato che il salone della casa è immenso, invitate tutti i vostri amici maschioni ubriaconi a vedere le partite? Se sì, con che frequenza? Chi pulisce dopo?
2) Mi avete detto che non si fuma in casa, ma lo dicono tutti. Io sono allergica al fumo, quindi deve essere un NO categorico, anche per gli ospiti, è così? Anche le canne sono incluse nel divieto, vero??
3) Dato che il salone si trova a parete con la mia stanza, soffrite per caso d'insonnia e guardate la TV fino a tardissimo o rimanete sul divano a chiacchieraree lavorare a maglia e fate le ore piccole?
4) Ascoltare musica ad sparata a palla?
Ok, le domande le ho formulate in maniera più sobria, ma la sostanza è quella.
Per il resto l'altro appartamento che avevo visto era in centro centrissimo, ma aveva una struttura davvero strana. Cioè, si arrivava al pianerottolo del secondo piano del palazzo e da una parte c'era la cucina chiusa a chiave, poi per andare in camera da letto bisognava di nuovo uscire sul pianerottolo e aprire un'altra porta. La doccia era in camera, ma il water era di nuovo sul pianerottolo ed era da condividere con una simpatica vecchietta sorda. Ah, avevo a disposizione anche un bellissimo terrazzo.
Il posto mi piaceva, ma poi la mia amica Jasmina mi ha fatto riflettere: in inverno, quando farà -10°, uscire sul pianerottolo per andare a fare pipì forse non sarebbe così piacevole. Era il tipico appartamento bohemienne, un'esperienza di vita più che una sistemazione. Da una parte sono tentata, perché la struttura del posto è davvero sorprendente. Insomma, se finissi di scrivere il libro e diventassi famosa poi sulla mia biografia potrebbero scrivere che ho vissuto in un vecchio edificio decadente, popolato da signore sorde, non so, sarei come John Keats, o magari Lord Byron.
Che dilemma!
Altre considerazioni in ordine sparso:
- Se andate in un bar e vi prendete una limonata, beh, è succo di limone, senza zucchero!
- Se andata a un bar specializzato in tè e vi prendere un tè freddo, non è Nestea, ma tè vero freddo, senza zucchero.
- Qua tutti parlano inglese (e anche tedesco, italiano ...)
- Sono tutti atletici. Bici, niente ascensori, pochi tipi di biscotti al supermercato.
- Uno sloveno se organizza un viaggio si studia la guida del posto da cima a fondo. Ieri ero con la mia amica Jasmina (slovena) e con Marissa (austriaca). Jasmina farà un breve viaggetto nella città dove Marissa ha studiato in Austria e ne sapeva quasi più di lei. Mi pare che si organizzino bene e non lascino molto le cose al caso come solito nel sud d'Europa.
- Per ora non ho ancora sentito squillare nessun cellulare, né nessuno urlare tutti i cavoli suoi ai 4 venti sull'autobus.
Ridendo e scherzando si sono fatte le 8.30, dunque è ora di dare un'occhiata ad altri annunci di case/stanze, farmi un altro tè, organizzare il piano della giornata e alle 12.30 ho addirittura un colloquio di lavoro.
Io qua un lavoro già ce l'ho, ma dato che è part-time avevo mandato il CV a varie scuole di lingue ed oggi vado a riconoscere (perché la conobbi già 10 anni fa) la direttrice di una scuola.
Se vidimo kasneje
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