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16.1.12

RIMEDI (contro la tristezza)

Io sono una persona felice.
Non lo sono sempre stata, anzi da adolescente ero proprio triste.
Ho addirittura scritto un testamento a 13 anni.
Ci pensavo in questi giorni di solitudine voluta.
Forse è il caso di buttarlo quando passerò per Roma a febbraio.
Non fosse che alla fine dovesse avere una qualche validità legale.

I giorni tristi per me sono davvero pochi.
Da un po' di anni mi incavolo sì, ma è difficile che qualcosa mi intristisca.
La tristezza la lascio davvero solo per i momenti importanti.
Per le persone che se lo meritano.
Per il resto rido, sorrido, scherzo e cerco di tirare su di morale tutti sparando cavolate a vanvera.

Dunque mi sono presa un fine settimana di pausa da tutti.
Per pensare, per piangere per conto mio e farmi venire la faccia da panda, occhi neri-pesti e pallidume,
e poi per cercare i rimedi alla tristezza che non può e non deve durare.

I miei rimedi in ordine sparso saranno forse un po' assurdi ma per me funzionano:

- starmene al letto, con la finestra aperta e fuori magari -5°.
Mi piace la sensazione del freddo sulla faccia e mi fa passare il mal di testa. Lubiana mi ha reso le cose un po' difficili perché il tempo è primaverile, vi dico solo che ora sono in maniche corte a casa.

- mangiare cose ripetitive e che non richiedono preparazione.
In questi giorni è stata una busta di pane integrale ai semi di non so che, comprato sulla via di ritorno da scuola venerdì, prima di sapere la notizia. L'ho finito tutto, cancellando il confine tra il prima e il poi. Quello e basta. Non con il formaggio o con la marmellata. Solo pane. Ritorno alla semplicità. E pure un sacco di mandarini. Che tolgono la nausea che uno ha di solito quando ha pianto un sacco.

- leggere blog a casaccio di altre persone che stanno in giro per il mondo, immergermi nelle loro vite e dimenticarmi della mia per qualche ora.
Ridere delle loro scemenze, capire le loro debolezze, e lasciare commenti qua e là, perché a volte in questo universo cibernetico si ha l'impressione di scrivere nel vuoto.

Uno in particolar modo mi ha aiutato e allora lo voglio ringraziare qua.
http://congedoparentale.blogspot.com/
Grazie Stefano, le storie tue e delle tue bambine mi hanno fatto compagnia durante una notte pressoché insonne e mi hanno fatto sorridere fra le lacrime.
E consiglio a tutti di passarci a visitare il suo blog, quando siete tristi, o incavolati, o annoiati. Fa tornare piccoli, ed era proprio ciò di cui io avevo bisogno.

- guardare dalla finestra il sole che sorge.
Questo rimedio necessariamente legato a un altro, cioè quello di andarmene al letto tipo alle 9, e svegliarmi prima delle 6. In realtà questa è la mia routine slovena, non ho dovuto fare nessuno sforzo. Però di solito alle 6 di mattina sto uscendo di casa pe andare a scuola, invece in questi giorni mi sono seduta alla scrivania, con davanti le mie due tazze di tè e di caffè e ho guardato il cielo.

- farmi una passeggiata fino al castello, non ci andavo da agosto, e vedere le montagne innevate.
Farmi venire il fiatone inerpicandomi su per la collina e poi cercare casa mia dall'alto.


- mettermi i calzini mille colori.
Li porto quasi tutti i giorni in realtà. Ne ho 3 o 4 varietà, 6-7 paia.


Questi sono quelli i più belli. La mia unica concessione al mondo tutto blu.
E mi fanno pensare alle facce dei bimbi di prima quando un giorno per insegnargli i colori in inglese al doposcuola mi sono arrotolata i pantaloni e ci siamo messi a dire redorangeyellowgreenbluepurple mentre io gironzolavo stile Sbirulino per la classe.
E perché a zia i miei calzini facevano ridere, e mi chiedeva sempre: ma dove le trovi queste cose?

Ho pure cercato un posto dove accendere una candelina e lasciarla lì, ma non ne ho trovato nessuno, dunque andrò in giro con una candela e fiammiferi nella giacca finché non troverò il posto adeguato.

Grazie a tutti quelli che in questi giorni mi hanno mandato messaggi e mi sono stati vicini.
Prometto che nei prossimi giorni cercherò di combinarne delle mie a più non posso per ricambiare la pazienza.

2 commenti:

  1. in caso di un nuovo testamento li lasceresti a me i tuoi calzini??
    io ho sempre quelli blu che mi hai regalato, e anche la candelina ad elefantino..blu..
    ciao sister!

    RispondiElimina
  2. Il blog di Stefano lo conosco da un po', hai ragione è veramente bello e credo faccia venire voglia di famiglia a chi non ce l'ha.
    Hai fatto bene a prenderti questa pausa, bisogna sfogarsi per poter superare questi momenti.

    RispondiElimina

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