Questo è ciò che si vedeva stamattina quando sono uscita di casa per andare a scuola.
Sveglia alle 5.
Mi concedo un'ora di preparazione psicologica per essermi svegliata così presto.
Succede i mercoledì che non c'è riunione e allora mi tocca andare a scuola da sola in treno.
Faccio colazione con la luna a farmi compagnia, e addirittura rispondo a qualche email di gente intenzionata a chiedere la borsa comenius per la Slovenia. Lo faccio appositamente alle 5.30 di mattina, affinché capiscano quali sono i ritmi di questo Paese.
Esco di casa alle 6.
E rifletto sul fatto che molti dicono che fare il prof. è una pacchia.
Se mi avessero appena depositato sulla terra da una navicella spaziale, non saprei se è giorno o se è notte.
20 minuti a piedi, poi una mezzoretta di treno, poi altri 15 minuti a piedi. Quando arrivo a Grosuplje, a scuola, il sole non è ancora sorto.
Però tocca svegliarsi, la mattinata procede a ritmo frenetico:
- lezione di italiano con i piccoli che si incantano a ascoltare la canzone dei Puffi in italiano e volevo un gatto nero nero nero. Gliel'avevo fatta sentire prima di Natale e un ragazzino l'ha cercata su youtube perché gli piaceva. Le riascoltiamo mentre fanno una specie di esamino, e pure mi scappa la pipì, mi scappa la pipì, mi scappa la pipì papà (che per gli stranieri che mi seguono, non è che ho preso 10 diuretici, è un'altra canzoncella!)
Ho deciso che dalla prossima lezione con i piccoli (IV e V elementare) ascolterò sempre una canzone diversa, per ora l'ho fatto un po' a casaccio, quando rimanevano pochi minuti alla fine della lezione, ora voglio farlo in modo più cosciente e coerente e vedere se imparano di più ... esperimenti didattici.
- una supplenza per una delle prof. incinte che è andata dal dottore.
Con la sua terza media ci sto spesso, solo 8 ragazzini/e che parlano benissimo inglese e che sono timidi da morire. Dato che siamo in sala computer, decido di smuoverli facendogli vedere la pagina web del canile di mia sorella (per chi non lo conoscesse http://www.lunadiformaggio.com/).
Maschi e femmine, pur essendo il sito in ittaliano si emozionano.
Ho trovato un punto di contatto.
Tutti in classe amano i cani e ne hanno e ne vorrebbero uno.
Gli chiedo se hanno mai pensato di fare volontariato in un canile.
Hanno solo 13 anni, e no, non ci hanno mai pensato.
E allora ci penso io per loro, e se i genitori mi daranno il permesso, vorrei organizzare con loro una visita al canile di Lubiana. Speriamo.
Quando gli parlo di come vengono trattati gli animali in altri Paesi (tipo i levrieri impiccati in Spagna) mi pare che alcuni abbiano le lacrime agli occhi.
- un'altra lezione sul tema del volontariato con quelli del I liceo (la nona elementare qui in Slovenia).
Nessuno di loro ha mai fatto volontariato, eccetto una ragazzina che guarda caso è stata volontaria al canile di Lubiana. Pare un segno del destino. Avremo smosso un po' le loro coscienze?
- un'altra lezione dopo ricreazione che sono talmente stanca che non sento la campanella e arrivo due minuti tardi. Una prima media (la sesta C) con cui sto spesso, ragazzini vivaci e curiosi, una delle classi che conosco di più e con cui mi diverto. Amano i miei powerpoint, i miei video scemi, i miei scherzi. Insomma, mi reggono il gioco, mi seguono. Uno dei ragazzini mi fa notare che sono arrivata tardi. Ed è piacevole sentirselo dire, perché significa che non si stufano e che non pregano che mi caschi una tegola in testa per non fare lezione.
Lezione sull'Australia, pensata per la III media e riciclata anche con loro, perché il powerpoint che avevo preparato era proprio bello, con pecorelle che saltano, foto di canguri che danno i cazzotti, aneddoti vari del mio viaggio down under. I ragazzini ridono, finisce l'ora, io non ho finito il ppt e loro rimangono lì, a guardare le ultime slides che faccio scorrere alla velocità della luce. Soddisfazione alle stelle.
- ultima lezione, oggi è giornata, si parla dell'ecologia, di salvare il pianeta. Vediamo un video terrificante di tutti i danni che l'uomo sta facendo alla terra. Vedo facce di quattordicenni preoccupati. Però loro che ne sanno che possono fare per salvare il pianeta? Bisogna educarli, cavoli!
Fortunatamente qui lo fanno, a casa e a scuola.
E le strade sono pulite, non ci sono cartacce ovunque, c'è un grande rispetto per la natura che gli Sloveni amano davvero.
Penso a Roma, sommersa di rifiuti.
Al mio quartiere, Garbatella, il quartiere giardino, che ci venne pure Gandhi in visita, che potrebbe essere così bello con i suoi lotti e la sua aria di paesino. E invece ci sono cacche di cani ovunque, cassonetti che strabordano, sudiciume generalizzato.
Penso a Murcia, dove ho vissuto per tanti anni. E allo schifo dei giovedì (e venerdì, e sabati e domeniche) sera, quando i giovani si riuniscono a bere per strada e poi troppa grazia Sant'Antonio non ci pensano proprio a buttare le bottiglie, e i bicchieri, e le buste e i resti dei loro botelleos negli appositi cestini.
Penso a Glasgow, alla decadenza urbana, alle strade punteggiate da contenitori di patatine, lattine di birra, cartacce, giornali, vomito.
Penso che a questi ragazzini dobbiamo insegnarglielo noi a rispettare ciò che ci circonda.
Che su internet c'è tutto, ma loro che ne sanno cosa devono cercare?
E nella mia capoccetta frullano un sacco di idee.
La mia scuola fra l'altro è un' eco-scuola.
Piantano alberi, fanno lavoretti in materiali riciclati.
Tutte cose che scopro poco a poco e che mi fanno venire sempre più voglia di rimanerci qua,
anche se ciò implica svegliarsi alle 5 di mattina.
Buonanotte!
Finalmente ci riesco!!!
RispondiEliminaHo appena finito di fare il Submit on line per la richiesta di un assistente Comenius, sarò il docente di contatto nel mio istituto...speriamo che arrivi una persona in gamba come te!
Divertenti le attività che proponi...io oggi ho realizzato con i miei bimbi di II un PEDEMASCOPIO...
Che cos'è? Meno brutto di quanto si pensi: è una semplice tecnica per realizzare delle scenette animate, tipo cartoons, semplicemente disegnando due strisce di carta con i vari personaggi e poi farle scivolare una sull'altra usando una penna come perno.
Oggi abbiamo realizzato una scenetta dei Puffi.
Che fatica! Ma anche tanta soddisfazione!
Un abbraccio, Tina
Brava Christine con tutte queste attività! Hai ragione su Glasgow, è abbastanza scandalosa. Shawlands è piena di spazzatura volante portata in giro dal vento. Sad!
RispondiElimina