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30.1.12

Budapest - prepartenza

Lo so che aspettavate questo post con ansia, ci impiegherò a scriverlo il tempo che ci metterò a riprendermi dal viaggio stesso e dalle varie peripezie. Dunque questa è solo la prima parte. Andiamo con ordine.

Primo attacco di panico giovedì pomeriggio: ma Mustafà, che è turco, avrà bisogno del visto per entrare in Ungheria? Ci avrà pensato? Ci bloccheranno ala frontiera e ci rispediranno a casa? Mi risuonano in testa i racconti di vari viaggiatori, il cui passaporto è stato controllato almeno 30 volte in treno nel corso delle 9 ore di viaggio. Noi viaggiamo in macchina e le ore si spera saranno meno di nove, ma già mi immagino dei baffuti poliziotti di frontiera a cavallo che ci inseguono nelle steppe ungheresi.




Vabbè, spengo la spia d'allarme nel mio cervellino e che Santa Europaunita e Santo Schengen ce la mandino buona.

Inoltre scopro che Mustafà, il nostro pilota, non è munito né di navigatore né tantomeno di mappa. Pensava che noi femmine ci fossimo occupate anche di questo (oltre a prenotare l'ostello - io e Gesche-, andare in biblioteca a prendere non una, ma tre guide dell'Ungheria - io - e a preparare un bel ciambellone al cioccolato - Melanie).Io per stereotipo sessista ho pensato che questo compito spettasse a lui.
Ma che sarà mai? Basta andare sempre dritti verso est, alle brutte finiamo in Croazia, no?

Non è tutto.
Sono circa 1000km da fare.
Io di macchine non me ne intendo.
Però quando vedo il nostro mezzo di trasporto penso che al massimo arriveremo al centro commerciale fuori Lubiana.
Mustafà ha comprato questo macinino per 350€.
Sì, avete capito bene, una macchina per 350€.
Costa la metà del mio ipad. Glom.
Che Santa Renault Clio ci protegga.
Mi chiedo anche come c'entreremo in 5, dato che last minute si unisce a noi comenius anche Jonathan, un francese pifferaio.
Prevedo sederi spiaccicati, ginocchia sotto il mento, torcicolli, contorsionismi, incriccamento generale.

Incontro partecipanti in partenza dalla Slovenia: giovedì sera.
Per rivedere tutti dettagli insieme.
Alla fine si decide che Melanie per sicurezza stamperà l'itinerario da google maps, giusto per non sforare in Russia. E io mi scrivo l'indirizzo dell'ostello su 3 fogli diversi, in modo da perderli sicuramente tutti.
Si fissa l'incontro per le 9 della mattina seguente, raccomandandoci di ridurre il bagaglio al minimo e preoccupandoci per Mustafà che, abituato ad altri climi, porta calzette estive, scarpe di tela e giacchettina.
Si sta congelando già a Lubiana.
Melanie decide di portare calzini anche per lui.

Me ne vado a letto quasi convinta che a Budapest non ci arriverò, ma poi penso che un Paese per me sfigato già c'è (è la Turchia, ho provato ad andarci 4 volte, ed è sempre successo qualcosa che me lo ha impedito). Viaggiare con un turco allora mi porterà fortuna?

A Budapest incontreremo altre due comenius italiane, Angela (che sta in Austria) e Agnese ( che sta in Slovacchia) e un bel po' di altra gente variegata. Quindi voglio arrivarci, il macinino funzionerà, alla frontiera passeremo spediti e tutto andrà magnificamente ...
O quasi ...

Ma per saperne di più dovrete attendere a prossima puntata.


jó éjszakát (buonanotte in ungherese)

1 commento:

  1. Sei più sadica degli sceneggiatori di Beautiful...lasciarci così nell'attesa...
    E va bene, ci accontentiamo di questo assaggino...
    Buonanotte, Tina

    RispondiElimina

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