PER LASCIARE UN COMMENTO CLICCATE IN FONDO AL 'POST' SU COMMENTO,

POI SCEGLIETE UNA DELLE OPZIONI INDICATE.

SE NON AVETE UN ACCOUNT GOOGLE/ALTRI, SCEGLIETE L'OPZIONE 'ANONIMO' E

FIRMATE PER FARMI SAPERE CHI SIETE O SEMPLICEMENTE RIMANETE NELL'ANONIMATO!




28.11.11

IL SEGRETO DI LEONARDO DA VINCI

Quando ho compilato i moduli per l'assistentato Comenius a gennaio 2011 - in fretta e furia e copiando quelli dell'anno precedente perché non ci speravo proprio di essere selezionata di nuovo, dopo aver rinunciato l'anno scorso - mi è toccato scegliere che materie avrei potuto insegnare.

Ho pensato di essere strategica: inglese è la mia materia, da classe di concorso, e spagnolo pure e si studia in molte scuole europee ormai. Però l'italiano non è proprio così diffuso e allora invece di metterlo come terza opzione, ho pensato che era meglio scegliere un'altra materia, di quelle che si insegnano ovunque.
La STORIA.

Io all'università ho studiato pure storia.
Una caterva di materie. Fatte tutte in Erasmus.
Senza nessuna logica.
Il giorno che ho riempito il mio piano di studi con il mio tutor (prima e ultima volta che l'ho visto)
questo allegro spagnolo mi ha consigliato di eliminare il tedesco e di abbondare con la storia.
E io l'ho ascoltato. Perché? Non ne ho la più pallida idea.
Forse perché lui mi parlava in spagnolo e io ancora non lo parlavo
e non sapevo come dirgli che volevo studiare tedesco e non storia? Boh.

Comunque, il risultato è stato questo:
Storia del Diritto Romano (convalidata da giurisprudenza). Storia moderna. Storia dell'America Latina. Storia della Civiltà Arabo Islamica. Storia delle Donne in America Latina.
Corsi molto specifici scelti davvero a casaccio, perché ero stufa di storia europea, fritta e rifritta dalle elementari in poi. Fatto sta che ho quasi più crediti di storia che di spagnolo.
E dunque ho pensato bene di inserirla fra le tre opzioni Comenius.

Però per ora in Slovenia non mi era ancora toccato insegnare storia.
Oltre a inglese, spagnolo e italiano (alla fine lo insegno comunque!) ....
Ho insegnato educazione fisica.
Matematica ai piccolettissimi.
Ho partecipato alle lezioni di letteratura di viaggio.
Ho raccontato favole.
Sono andata al gruppo di teatro.
Al coro.
E alle lezioni di cucina.
E di taglio e cucito.
E di geografia.

La storia in realtà è sempre trasversale in molte materie.
Però a lezione di storia non ci ero neppure andata in fase di osservazione, perché erano i due giorni a settembre che ero stata raffreddata.

Poi un paio di settimane fa mi si avvicina Petra, una delle prof. di storia, e mi chiede se voglio partecipare a una sua lezione, con quelli di I media.
Flash-back dell'esame di III media, prima domanda proprio di storia.
Date, date, date. Battaglie. Trattati di pace. Guerre.
Paesi che cambiano confini.
Personaggi con soprannomi assurdi (il mio preferito? Pipino il breve)
Insomma, mi viene il panico da interrogazione.
Ma Petra ha pensato ad altro.
Sospiro di sollievo.

Devo parlare di Leonardo da Vinci.

Sono felice, perché Leo è vegetariano e mancino come me.
Però non è che so molto di più su di lui.
Vabbè, la Gioconda e tutti gli altri quadri.
E le invenzioni. Ma non so di preciso quali fossero.
E i quadernetti con migliaia di schizzi e appunti
(ma voi lo sapevate che scrisse circa 100.000 pagine? 100.000!!! )

Insomma, se ne parla, se ne parla,
genio di qua, genio di là,
ma poi non è che ne sappiamo più di tanto.

E così mi sono immersa nel mondo di Leonardo.
Per ore e ore.
Ho  trovato un videogioco in cui compare (Assassin's Creed), ma alcune immagine erano troppo violente per proporle agli angioletti di I media.
Ho scoperto  che in certi negozi di giocattoli vendono le invenzioni di Leonardo da montare.
Che c'è una società di sclerati americani che si dedica a ricostruirle e a farle funzionare.
Che ci sono cartoni animati e terribili canzoni su di lui.
E che ci sono mille teorie.
E poi la scrittura a specchio.
Io da piccola scrivevo a specchio. Lo faccio ancora, a volte, quando mando cartoline.
Per sorprendere un po' chi le riceve.
O perché ho una penna di quelle che sbavano e non si asciugano mai, incubo di tutti i mancini.

Così ho preparato uno dei miei ormai famosissimi powerpoint.
Dedicandomi soprattutto alle invenzioni, perché sono ciò che più può colpire l'immaginazione di un ragazzino.
Ho cercato video in cui si vedesse come costruire la catapulta, il carrarmato, la macchina, le ali.
E poi li ho fatti scrivere al rovescio.
E poi mi hanno fatto un sacco di domande.
E pure un applauso finale.

Perché alla fine della lezione gli ho rivelato un grande segreto ...

Leonardo ...

...

...

...

...

...

non era un

...

...

...

...

uomo

...
...
...

Leonardo

...

...

...
...



sono io!



Sono nata nel 3000, ho inventato la macchina del tempo e mi dedico a gironzolare per i secoli.
Non ve lo aspettavate, vero?

Un grazie a Petra per avermi fatto scoprire che insegnare storia mi piace! :-)

3 commenti:

  1. HAHAHAHAHA!! Ammetto che "me sò tajato". Congratulazioni da un tuo ex allievo, non solo per la lezione di storia ed il nuovo cammino intrapreso, ma soprattutto per quel mix perfetto di umoristica genialità ;-)

    DC

    RispondiElimina
  2. Oddio, DC, come sei misterioso con solo queste iniziali!!! Ceci

    RispondiElimina
  3. Troppo forte!!!
    Ma lo sai che al concorso per insegnare all'estero saremo ....preparati...fai un bel respiro...37.000!
    per ...360 posti, più o meno.
    Roba da matti!
    Per fortuna che il tuo blog mi tira sù il morale!!!
    ciao, Tina

    RispondiElimina

Please, leave a message!
Lasciate un messaggio.
Dejadme un mensaje!