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22.10.11

NEVE E BLU

Ero in classe.
E all'improvviso tutti i ragazzini a guardare fuori dalla finestra.
Perché nevicava.
17 ottobre!
Neve.
Mi pare che a Murcia la gente vada ancora al mare.
Qua nevica.

Poi ha cominciato a piovere.
E io ho avuto la geniale idea di farmi 6km a piedi per tornare a casa.



I prof. avevano riunione di pomeriggio e Marjetka mi ha offerto un passaggio fino a metà strada.
Da lì avrei potuto prendere l'autobus.
Ma ho deciso di passeggiare sotto la pioggia.
Perché Lubiana ha questo effetto su di me.
Potrei camminare all'infinito.
Anche sotto la pioggia.
Anche se porto delle scarpe non proprio comode.
Anche se ho lo zaino carico di libri.
Anche se mi si iberna la mano a reggere l'ombrello.

E perché ho deciso di fotografare le cose BLU di ogni città che visito.
Così vado a caccia di blu.


Quando sono infine arrivata a casa (1 oretta e mezza di passeggiata) mi sono rintanata sotto le coperte a leggere. Non c'è niente di meglio quando fuori piove.
Un libro scemo.
Una tazza di tè.
Dei calzini pelosi.
E il riscaldamento acceso.

Ero tutta presa dal mio libro scemo quando all'improvviso alzo lo sguardo e NEVICA.
Ma davvero.
Non due timidi fiocchi.
Viene giù cotone dal cielo!
Zucchero filato.
Piume.
Pelo di coniglietto.

Insomma, neve vera.
Mi sento come una bambina piccola.
Non riesco a staccarmi dalla finestra.
Addirittura mando un messaggio a mamma.
Per dirle di collegarsi a skype.
Per farle vedere la neve.

Ora, io ho vissuto vicino Buffalo, dove nevica 6 mesi all'anno.
Però la prima nevicata dell'anno ha qualcosa di speciale.
Come se il mondo all'improvviso si fermasse.
E tutti rimanessero a bocca aperta.
Si scordassero all'improvviso di essere adulti.
E guardassero il cielo col naso all'insù.

Poi la mia finestra è così grande e luminosa.
Cinema tridimensionale sulla prima nevicata.

Ero talmente emozionata che ho pure fatto un video.


E mi è venuto da pensare alle poesie della prima elementare sulla neve.
Di questa mi ricordavo solo la prima strofa, ora l'ho trovata per intero:

LA NEVE
Sui campi e nelle strade
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
ne l’ampio ciel scherzosa
poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme...

Poi ha ricominciato a piovere e la neve si è dissolta ... però la magia resta, almeno per un po' ... alla prossima nevicata allora!

(Ah, dimenticavo di dire che ovviamente qui la neve NON è una scusa per non andare a scuola! Mi ricordo quel 6 gennaio, di mille anni fa, quando aveva fatto la neve a Roma ... e niente scuola per un po' di giorni. Quella volta non l'avevo vista cadere però.)

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