Head, shoulders, knees and toes, knees and toes?
Beh, già è tanto se arrivo alle ginocchia!
Lunedì sono andata di nuovo in gita. In montagna. Non poteva essere altrimenti.
Quando ero in V con la scuola ci hanno portato alla fabbrica della Coca-Cola.
Qua si fanno le scalate.
Vabbè, lo so, una montagna per un italiano non è lo stesso che per uno sloveno.
Qui giusto l'Everest viene considerato montagna.
Insomma, siamo andati in collina per dircela alla slovena.
Alla collina della 'Cava del Sindaco'.
In sloveno, Županova jama.
http://www.slovenia.info/?naravne_znamenitosti_jame=6359&lng=2
Perché qua uno se fa il sindaco, invece di stare a pensare a come rubacchiare di qua, dare una spintarella a qualcuno di là, comprarsi una macchina nuova di qua, e farsi una nuova amante di là, noooo, qua pure il sindaco se ne va in montagna, pardon, in collina, come tutti gli altri sloveni d.o.c.. E addirittura scopre delle grotte che ora sono dichiarate bene naturale nazionale.
E insomma, dato che lunedì avevo avuto un giorno libero, martedì ero tutta pimpante e attrezzata per la passeggiata. Non essendomi potuta portare i miei scarponcini da montagna dalla Spagna, me li sono fatti prestare da Eva (ve lo dico giusto perché, come vedrete dalle foto, sono marroni e non blu!)
Siamo partiti alle 8.30.
Io ero sveglia dalle 4.45.
Infatti avevo già avuto una lezione alle 7.40.
E per arrivare a scuola alle 7.40 quando nessuno mi da un passaggio, devo prendere il treno delle 6.30.
Ciò significa uscire di casa prima delle 6.
Ed implica svegliarsi prima delle 5. (quando addirittura le galline dormono ancora!)
Insomma, ero sveglia già da 4 ore e avevo fatto una lezione di italiano-matematica a una classe di V-VI di piccoli geni. Gli stessi geni che poi venivano con me in gita. (Dunque anche loro svegli presumibilmente da prima delle 7).
Eravamo io, Brigita (prof. di sloveno), Marko (prof. di educazione fisica) e Emil (prof. di musica).
Per pietà mi hanno relegata in fondo alla colonna di 60 ragazzini. Con le secchione. Menomale.
Il rosso di mattina la pioggia si avvicina non si è poi trasformato in vera pioggia.
Anzi ha fatto proprio bel tempo, non troppo freddo (dopo i fiocchi di neve della scorsa settimana, ora le temperature si sono assestate, fa freschetto ma resisto con i pochi vestiti che ho).
All'inizio la strada era in piano ....
... poi abbiamo cominciato a salire ...
Giusto qualche minuto per riposarci qua e là, una pausa più lunga di una ventina di minuti per mangiarci un panino e riprendere fiato, però il tour de force di 5 orette è stato davvero interessante.
Siamo passati per vari villaggi e gruppi di case e così ho potuto notare vari dettagli peculiari.
1) Anche qui è arrivata la moda di Halloween. Se lo possono comunque permettere perché qua coltivano un sacco di zucche (con cui fanno il famoso olio di semi di zucca per le insalate, quello che sa un po' di noccioline bruciacchiete per capirci).
2) Gli Sloveni sono molto più religiosi - cattolici - degli spagnoli e degli italiani.
In tutti i paesi e paesini ci sono un'infinita di crocifissi, statue della Madonna e di vari altri santi, e bellissime e semplici chiesette che mi fanno pensare a ciò che dovevano essere davvero le prime chiese, senza sfarzo, lussi, oro e ninnoli vari. Poi, non so se l'ho già detto, ma qua vendono un'infinità di ceri e lumini da cimitero, di TUTTI i colori, non solo rossi o bianchi, ma anche viola, gialli, verdi ... e Brigita mi diceva che ogni cero ha il suo nome (di solito nomi di donna!).
3) Le campane in Slovenia sono associate al matrimonio!!!
Sull'isola al centro del lago di Bled c'è una chiesetta con una campana e i promessi sposi la suonano come buon augurio.
Beh, anche sulla montagna, ops, collina, c'era una cripta dedicata a Sant'Antonio da Padova (ho appena scoperto che fra l'altro era portoghese!!!), con annesso mini-campanile e campana da scampanellare ... per trovare marito!!!! Tutti i ragazzini scampanellavano allegri, ignari di ciò che stavano facendo, e alla fine ho scampanellato pure io, non si sa mai ...
Dopo aver felicemente scampanellato abbiamo intrapreso la via del ritorno ...
Abbiamo visto cavalli, mucche, asinelli, pony, verde verde verde.
Brigita mi ha raccontato un bel po' di storie di folklore sloveno.
Peccato che la mia memoria terribile non mi permetta di ricordare i nomi di tutti questi gnomi, folletti ed esserini vari che abitano i boschi sloveni.
Però mi pare di ricordare che la notte del 24 giugno, se si calpestano le piante di felce, si ottengono poteri magici che permettono di parlare con gli animali e con tutte queste fantastiche creature.
In ogni caso mi farò ridire tutti i nomi e mi documenterò, perché queste storie sono sempre interessanti!
Solo al ritorno a scuola mi sono resa conto di quanto mi facessero male i piedi e le gambe ...
(ne è valsa comunque la pena!)
L'unica conseguenza è stata che ieri, in I elementare, quando mi sono messa a ballare
HEAD SHOULDER KNEES AND TOES
arrivata alla parte delle ginocchia ho notato un certo dolorino ai muscoli delle cosce
e quando ho provato a piegarmi fino alla punta dei piedi quasi quasi mi spezzo!
Ma a forza di gite e di camminate all'alba prima o poi anche io comincerò a chiamare colline le colline!
Voi che ne dite?
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