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6.2.12

QUANDO FUORI NEVICA ...

In realtà quasi non nevica.
Altro che l'imbiancata di Roma.
A Lubiana sono caduti 4 fiocchi, ma l'inverno polare ha girato intorno alla città e si è riversato tutto sulla costa slovena, dove le scuole sono state chiuse per il forte vento.

E allora qual è la soluzione scaramanticamente migliore per tenere lontano il freddo?



Mangiarsi un bel gelato.

Chi mi conosce bene lo sa. Sono una patita del gelato.
Che divido in gelato serio (alla nutella, al cioccolato, alla nocciola, alla gianduia) e gelato non serio (al limone, alla fragola, alla frutta varia) ... insomma,se bisogna sgarrare, tanto vale farlo per bene, no?

All'estero di solito il gelato per me è una gran bella delusione.
In Spagna le palline rotonde rotonde e durissime mi facevano proprio venire i nervi e infatti il gelato non lo mangiavo mai, ripiegando sui più rinfrescanti 'granizados' o sullo yogurt-gelato.

Invece in Slovenia, o almeno in questo posto di Lubiana (si chiama Cacao, lo trovate in centro, proprio accanto alla piazza principale) il gelato sanno farlo. Pochi gusti, giusto una quindicina, ma dei 6 che ho provato finora non posso proprio lamentarmi.

E le porzioni sono abbondanti, non come le pallette striminzite di Murcia. Gli Sloveni, si sa, sono buone forchette. E quindi le coppe di gelato le fanno belle pienotte. Io che di solito prendo 3 gusti, qui con due sono a posto. (prezzo: 2.60euro)

Ho avuto così il piacere di provare, su consiglio dei due camerieri (uno fotografato con noi sopra), il gelato al tiramisù - un classico - e quello alle arachidi. Loro mi avevano sconsigliato l'accoppiata dolce-salato, ma io per non fare torto a nessuno ho deciso di prenderli tutti e due. E dove dire che erano davvero buoni.


Certo, io sono una fan del cono da divorare alla velocità della luce e il gelato senza panna non è proprio vero gelato, ma quando sono entrata da Cacao avevo la febbre e quando ne sono uscita stavo benone, dunque devo dire che, oltre a rimedio scaramantico contro la neve, il gelato per me funziona anche meglio che l'aspirina!

E voi, italiani all'estero che mi leggete, ditemi : che vi manca dell'Italia?

8 commenti:

  1. Io mi sono accorta che gli stereotipi sono veri!!! Pizza e gelato in pole position, poi pasta :-D.

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  2. Certo che fanno venire l'acquolina in bocca quei dolci-gelati!!! Gnammi!!!

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  3. Ma come??? XD Io qui sto vivendo di riso basmati, me ne cucino un sacco con le verdure da portarmi a scuola l'indomani per pranzo :-D. E stasera mi sono dimenticata!! Ho un gran sonno ma è presto per andare a letto, quindi mi diverto su fb :-D.

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  4. manco qui il gelato lo sanno fare ahhh quei bei cononi grossi e cremosi qui poi costa come mangiare al Ritz!
    Lo evito quando scendo mi rifaccio.

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  5. Quando sono all'estero...divoro di tutto!!!
    Mai stata in un posto in cui non abbia trovato qualcosa di mio gradimento(infatti ecco perchè ovunque vada, non perdo mai un etto)
    Anche quest'estate, a Portsmouth, nonostante la casa infestata di peli di cane e polvere, una stanzetta senza neanche una sedia, ma con tante belle termiti sotto alla moquette(che paura la notte!!), nonostante questo e altro che ora non posso dire, bè, la padrona di casa preparava cose squisite (ma guai a guardare dentro ai pensili o dentro al lavello).
    Piatti decorati, cibo abbinato per colore, frutta fresca ogni mattina, già sbucciata, e poi...io e il mio coinquilino spagnolo eravamo gli unici insegnanti Comenius con packed lunch da sogno: toast, frutta, barrette, latte, dolcetti, crisps...gnam!
    Per concludere, quando sono all'estero mi manca più che altro il tempo del cibo, gli orari e poi mi mancano le verdure.
    Uno dei motivi per cui non me la sono sentita di stabilirmi definitivamente in Scozia è stato per paura di diventare oversize.
    Mi conosco, davanti a chips e salsette varie non so resistere!
    Ciao, Tina

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  6. cosa sai dirmi del gelato a Glasgow Christine gelatovora? Io non lo ho ancora mangiato ma so che prima o poi ne avrò bisogno!

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    1. Riru, niente da fare, a Glasgow non ho trovato un gelato buono! E pensare che i fornitori, la famiglia Porrelli, sono pure miei parenti. Una sera quando avevo il piede rotto, per consolarmi ho deciso di andare alla Gelateria Giacomelli a Maryhill, - mi pare quello fosse il nome - , quella di trainspotting per capirci, e mi sono comprata due vaschettine di gelato che era durissimo ... E me lo sono trangugiato in autobus, rimanendo quasi vittima di una congestione!

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