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1.2.12

Così, all'improvviso, Budapest.

Di Budapest me ne avevano parlato in parecchi.
Chi mi diceva che era grigia e decadente.
Chi mi diceva che era la capitale porno d'Europa.
Chi mi diceva che non dovevo assolutamente perdermi le terme.
Chi mi diceva di fare scorpacciate di salame ungherese e di goulash (sono vegetarianaaaa, non lo avete ancora capito? Come mia nonna che ogni volta che vado a Roma mi vuole rifilare una fetta di prosciutto!)

Nessuno però mi aveva descritto quella sensazione.
Forse perché se ci si arriva in treno o in autobus o in aereo o semplicemente non da Buda entrando a Pest, (per chi volesse seguire i miei passi: passando per la Hegyalja Ut, per poi attraversare il ponte Erzsebet ed immettersi nella lunghissima Kossuth, che trasformandosi in Rakoczi arriva fino alla stazione di Keleti)
beh, magari quella sensazione non c'è.
Una specie di vuoto d'aria mischiato alla sindrome di Stendal.
Immobilità in movimento.
Gli occhi che scorazzano imbizzarriti fra la cittadella, i ponti, le statue che si stagliano all'orizzonte, il Danubio.

Così, all'improvviso. Quando l'unica cosa che vuoi, dopo 7 ore di viaggio è arrivare all'ostello a riposarti un po' e il panorama è già da un po' che non lo guardi più.
Così all'improvviso. Quando stai sfogliando distrattamente la guida, o guardando la cartina stradale per capire come arrivare a destinazione senza perderti 200 volte.
Così, all'improvviso. Quando magari stai rovistando sotto il sedile della macchina per recuperare la sciarpa o i guanti o una bottiglietta d'acqua.

E non te lo aspetti e ci rimani a bocca aperta, e dici addirittura wow, perché è tanto che non ti capita di vedere qualcosa che ti sorprende così, da lasciarti imbambolato.

E capisci che delle volte è meglio non leggersi le guide turistiche in anticipo e non sapere niente dei posti che hai deciso di scoprire, e lasciare che siano i posti stessi a rivelarsi così, sul calar della sera, quando meno te lo aspetti.
E mannaggia alla mia macchinetta fotografica che al tramonto non ama fare foto.







to be continued ...


1 commento:

  1. Sono stata a Budapest qualche anno fa... Mi sono innamorata del Danubio e dei suoi ponti; non so bene perché, ma mi davano un'incredibile sensazione di serenità e libertà..
    clair :)

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