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25.7.11

SLOVENIA, PERCHÉ?

(Nota: Ho aggiornato questo post il 20 gennaio 2012 - la prima parte è quella scritta in estate, se invece volete solo sapere se vale la pena chiedere una borsa comenius per la Slovenia, scorrete fino a metà pagina e lì troverete le mie opinioni e consigli proprio su questo).

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Innanzitutto molti si chiederanno: ma 'sta Slovenia, dove sta?

Molti la confondono con la Slovacchia, altri pensano che sia vicina alla Grecia, altri la chiamano ancora Yugoslavia ...

Io invece la conosco da tanti anni, dal 1990 o 91, quando sulla rivista 'GIOIA' di mia mamma avevo trovato l'indirizzo di due ragazze slovene, Sara e Jasmina, e avevo cominciato a corrispondere con loro.

A quell'epoca internet non esisteva e la Slovenia (per poco però) era ancora parte della Yugoslavia. E noi tre ci scrivevamo lunghissime letterone, raccontandoci i nostri mal d'amore, le avventure e disavventure, l'amore per i NKOTB e i Take That e altre boy-band (le prime), le tipiche storie da adolescenti.

E poi nel 1996, alla fine del primo anno di università, per fare qualcosa di diverso dal solito, avevo deciso di andarci in Slovenia e conoscere queste due ragazze, che fino a quel momento avevo visto solo in foto!


Jasmina e la sua famiglia si erano offerti di ospitarmi a casa loro e così, in treno da Vienna (dove ero stata a trovare un'altra mia corrispondente, Elisabeth) arrivai (passato remoto!) a Trieste.
Lì c'erano loro due, ad aspettarmi, e di lì è storia ...

In Slovenia quella volta c'ero rimasta quasi un mese, soprattuto a Portorose (dove viveva la famiglia di Jasmina) e con qualche gitarella a Pirano e un paio di volte a Lubiana ...
... era stata un'estate molto intensa, e un amore a prima vista ...

In realtà l'amore a prima vista era stato con uno sloveno, AleŠ, con quella S con cappellino così sexy e un'aria da pirata di altri tempi.
Questa passione a prima vista con il bel tenebroso era stata ovviamente solo da parte mia, invece l'amore verso la SloveNIA è stato reciproco.

È un Paese che, in tutte le volte che ci sono tornata - parecchie fra il 1996 e il 2002 - mi ha accolta con calore, sorprese, divertimento, ricchezza culturale, e mille cose da fare e da scoprire.

E Lubiana è una città magica, che mi ha colpita profondamente, piccola ma vivissima, con quell'aria nostalgica che solo i Paesi della ex-Yugoslavia hanno.


Poi all'università ho studiato sloveno per un po', la mia idea era tornarci, nel 2002, dopo la laurea, ho anche fatto un paio di colloqui di lavoro ...
... ma poi la vita è così, ti porta da una parte all'altra
(nel mio caso Scozia, Stati Uniti e un sacco di città in Spagna)
....
......
........
e poi infine,
quando meno te lo aspetti,
quando pensi che già quel sogno un sogno resterà ...

il sogno si realizza ...

e allora questo posto lo dedico a loro tre, a Jasmina e Sara, e ad AleŠ, per avermi fatto scoprire ed amare il loro bellissimo paese.

Hvala lepa!

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COMENIUS IN SLOVENIA -
è facile ottenere una borsa? è facile essere scelti?
ci sono possibilità di rimanere a lavorare in Slovenia poi?


In questi giorni mi hanno scritto una ciquantina di persone.
Tutte interessate a un'esperienza comenius in Slovenia.
Dato che prevedo di ricevere altre domande, email e messaggi, aggiorno questo post in modo da dare a tutti le stesse info.

Innanzitutto: io per ottenere la Slovenia ho chiesto la borsa comenius 7 volte mi pare.

Magari ci saranno pure quelli che l'hanno ottenuta alla prima botta, ma io non sono stata così fortunata.
Per la Slovenia per ITALIANI di solito c'è solo un posto su 10 assistenti, o di solito solo ogni due o tre anni.

Significa che la Slovenia viene offerta nel modulo da compilare, ma non tutti gli anni ci viene mandato un italiano. Capite dunque che le chance di poter essere selezionati sono ridotte.

Le materie più richieste qui sono l'inglese, il tedesco e le materie letterarie (storia, geografia ecc.). Queste ultime da insegnare in inglese, e raramente in tedesco.
L'italiano non è molto richiesto, essendoci una buona fetta di sloveni bilingui che possono tranquillamente insegnarlo. Alla mia scuola per esempio non si insegna, lo insegno io in due corsetti extracurricolari perché mi hanno dato perché fa parte degli obiettivi del comenius farti insegnare la tua lingua.

Siamo 10 comenius in Slovenia (alcuni per tutto l'anno, altri solo per un semestre):
4 tedeschi, 1 spagnola, 1 francese, 1 turco, 1 polacca, 1 belga ed io.
La maggior parte di noi insegna inglese.
Quindi se volete avere qualche chance qua l'inglese deve essere la prima materia che proponete.
(Però non può essere un inglese scolastico. Qui i ragazzini di I media parlano l'inglese scolastico dell'italiano medio. Se non lo parlate bene finireste ad osservare e basta, o a fare voi gli alunni!!!!)
Da affiancare magari a un'altra lingua e poi a un'altra materia.
Se di lingue ne sapete 3, non mettetele tutte e tre nelle materie da insegnare: scegliete piuttosto la storia o la geografia, che si insegnano ovunque. Sempre che abbiate i crediti universitari sufficienti per poterle insegnare.

E poi nelle motivazioni  e progetti specificate bene tutti i vostri optional: se sapete suonare qualche strumento musicale, se avete fatto qualche sport in particolare, se sapete cucinare (perché qua l'economia domestica è ancora materia di studio). Tutto ciò che potrebbe essere attinente a qualche altra materia, ma che non appartiene direttamente al vostro percorso di studi.

Qui i prof. sono multitasking, fanno di tutto, insegnano un sacco di materie e all'occasione devono poter rimpiazzare altri prof. che mancano. Se un assistente può offrire possibilità molteplici, beh, l'accoppiamento sarà più facile. Non si dovrebbe stare in classe da soli ma io ci sto, perché qui non vengono chiamati supplenti se un prof. è malato per 2-3 di settimane. Ci si arrangia. E voi dovrete essere pronti a tutto!

Dunque in fase di riempimento moduli siate concreti e precisi, senza tanrti fronzoli. Proposte valide e non campate per aria: insomma, dire che si ha intenzione di organizzare gite con gli alunni non serve, le gite sono già pianificate dall'anno precedente. Mostrarsi disponibili ad accompagnare gli alunni in gita, questo sì che può valere!

E poi organizzare progetti CLIL (se non sapete cos'è cominciate a darci un'occhiata, perché è uno degli obiettivi del programma!) , e-twinning o scambi di lettere con scuole straniere (e queste dovete cercarle voi, ma non sarà difficile, se vi metterete in contatto con gli altri comenius in giro per l'Europa), giornate culturali, ... l'importante è proporre cose fattibili e facili da realizzare, che NON richiedano un grosso contributo da parte dei prof. di scuola che spesso sono troppo impegnati.

E ricordatevi che qui ci sono 9 anni di elementari, e che su 10 assistenti che siamo quest'anno mi pare che solo 2 siano alle superiori. Ai nove anni di elementari si insegnano tutte le materie che ci sono sui moduli di candidatura eccetto la filosofia.

Fattori che potrebbero spingere qualcuno a NON scegliere la Slovenia:

- il contributo finanziario è esiguo (660e) e in affitto possono andare via più della metà dei soldi. A meno che non capitiate in un paesino sperduto dove i prezzi sono più bassi -  ma tocca mettere in conto sempre  il riscaldamento che per l'inverno può arrivare a 100e a persona! E se si decide di vivere nei paesini, poi per muoversi o fare un po' di vita sociale la storia è la stessa. Bisogna spendere soldi in trasporti, alloggio ecc.
Con il contributo ci si (soprav)vive, se volete fare qualcosa in più dovete avere soldi da parte.

- gli orari scolastici, anche per l'assistente, sono diversi da quelli a cui potreste essere abituati. Io mi sveglio in genere alle 6, a volte alle 5. Vivo a Lubiana e per arrivare a scuola ci metto un'ora. Avrei potuto decidere di vivere al paesello, ma poi per uscire la sera o avere un po' di vita sociale sarebbe stato impossibile. Ricordate che gli sloveni a 25-26 anni si sposano, e quindi all'età degli assistenti italiani hanno probabilmente già il primo figlio!

- la lingua. Lo sloveno è tosto. Sono 5 mesi che sono qua e spiccico a malapena 100 parole. Perché tutti parlano inglese. Che è positivo per un verso, ma negativo per un altro. Se volessi rimanere a vivere e lavorare qui dovrei parlare lo sloveno.

- prospettive future. Per insegnare qui bisogna essere abilitati, e io che lo sono non sono ancora riuscita a scoprire come farmi riconoscere la mia abilitazione qui. Da ciò capirete che non ci sono molti stranieri che insegnano qui.

- lavori extra. Arrivata qua ho fatto un paio di colloqui ed avrei pure ottenuto qualche corsetto in una scuola di lingue. Ciò avrebbe implicato dover fare tutta una serie di documenti e giri burocratici e anche rinunciare ai weekend liberi, dato che ciò che offrono a chi può prendere un corso o due sono gli orari più sfigati. Venerdì tardo pomeriggio, sabato mattina. Ho rinunciato perché per me non ne valeva la pena.

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Però poi io ci rimarrei qua, anche se lo stipendio di un professore a tempo pieno (26 ore di lezione a settimana) e di 1100 euro.
Come ho detto sopra la Slovenia era il mio sogno. Ma se voi volete semplicemente fare un'esperienza all'estero, allora vi consiglio di scegliere Paesi per cui avrete più possibilità.

Detto questo concludo e se avete domande o dubbi potete scriverli nei commenti a questo post.
Vi consiglio anche di leggere un altro post intitolato:
Comenius, che c...omenius è?
Lì descrivo in modo più concreto ciò che faccio a scuola. 




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