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4.5.12

Hai studiato a Oxford?

A Roma vivo a Garbatella e così mi capita di starmene distesa sul letto della mia stanzetta di bambina che dal sul garage, a rileggere diari segreti di quando facevo il I liceo ed ero innamorata di C. ed ero praticamente una stalker e mi segnavo ogni giorno che vestiti portava C. e se prendeva l'autobus per andarsene a casa da scuola e se all'ora di ricreazione passeggiava per il corridoio e se guardava una bionda riccioluta di cui io credevo fosse innamorato.
C., perdonami,deve essere stato pesante davvero essere perseguitato da una copia gotica di Bridget Jones, e menomale che non ti ho mai spedito una lettera d'amore che ti avevo scritto col sangue.

In ogni caso, mentre sono distesa su questo letto di un metro e settanta per uno, e rimembro quei dolci momenti di adolescenziale follia, ecco che sento la delicata voce del garagista del parcheggio che ho proprio sotto le finestre. Una signora furbetta o totalmente idiota ha parcheggiato la sua macchina sporgente sull'accesso al garage e ne scaturisce un ameno scambio di battute:

- a signooooò, mica ce p(u)ò parcheggià qua davantiiii. {questo lo urla dal fondo del garage con una voce da lucifero camionista fumatore accanito che fa vibrare i vetri}
- ma sono solo 5 minuti. {ribatte lei con voce da oca}
- a signoooooò, ma che nun lo vede che le macchine nun ce passano?
- ma sono solo 5 minuti, me devo andà a depilà ... {tutto ciò gridato dalla strada al garage, e io che sto al II piano li sento come se fossero in cameretta con me. Me la immagino pure la signora, la tipica con il tanga che sbuca sotta la tutona di ciniglia, col mollettone, la ricrescita e le scarpe da ginnastica dorate}.
- a signooooò, e che te credi che nun lo so che c'avete 'na foresta? Mica ce se mettono 5 minuti a depilasse. {notare il passaggio dal formale al tu, della serie non mi freghi, io di donne ne ho avute a bizzeffe. C'è stato anche qualche altro commento che non riesco a riprodurre, perché mi sono persa nella foresta dei miei pensieri antropologici).

Oggi ho preso la metro e nel giro di 20 minuti ho assistito a 2 episodi che mi hanno scioccata.
Mi sento proprio il topolino di campagna che va in città e ne vede di tutti i colori.

Aspetto la metro alla Stazione Termini e sulla banchina opposta un tipo vestito tutto di bianco insegue un uomo di colore ben vestito, giacca e cravatta e valigetta e gli molla un pugno sulla schiena. L'uomo nero si gira stupefatto, cerca di ribattere, ma il gangster bianco nanerottolo e accompagnato da altri due rapper bragaloni che si scagliano anche loro contro il nero. La gente comincia a urlare, alla romana, ahoooo, ahhooooo, un tipo coraggioso prende sotto braccio l'uomo di bianco per chiedergli spiegazioni, ma nel frattempo gli altri due inseguono l'uomo in giacca a cravatta che si vede costretto a lasciare la banchina e uscire dalla metro.
Nel frattempo l'uomo di bianco spiega farfugliando che quello l'aveva guardato, anzi no, che li aveva dato un pugno, ma come, se loro erano dietro e quell'altro camminava tranquillo e per i fatti suoi davanti?
Insomma, mi ero scordata che questi episodi sono all'ordine del giorno a Roma Caput Mundi, e ho ricordato com'è vivere in una città in cui non ti senti sicuro.

Esco dalla metro, sono di nuovo a Garbatella, e sulle scale mobili c'è una tipa coattona che urla. Non perché sia arrabbiata o stia litigando con qualcuno. È con due amici e urla i cavoli suoi, 2 parole e 5 parolacce, e si agita.
Un altro povero passeggero che se la ritrova dietro e sta parlando al cellulare, si gira e gentilmente le chiede di abbassare il volume.
E lei che fa? Comincia a sbraitare ancora di più e gli grida conto: maschilista, sei una maschilista. MASCHILISTA!
E lui, sconcertato, ribatte: ma come maschilista, io chiedevo solo di abbassare un po' il volume, di essere un po' più educata...
E lei lo prende a borsate: maschilista maschilista, mo' che solo i maschi possono dí parolacce? Maschilista, maschilista, se rinascevo rinascevo maschio. Ineducato! - e poi giù tutte le parolacce che conosce, come fosse un esame, so questa questa e pure questa. Giù tutti i Santi dal paradiso, e i morti, e la madre del povero tipo.
Che svicola, avrà 60 anni e lei 20, e cavoli, se non tuo nonno, potrebbe essere tuo padre mi verrebbe da dirle.
E che mi urlerebbe contro allora?

E mi chiedo, ma l'educazione quand'è che è diventata un optional?
Perché il garagista e la foresta può pure essere folcloristico, però tutto il resto è un po' (molto) preoccupante, non trovate?

11 commenti:

  1. Capo ma quanto c'hai ragione! anche io a tornare nella mia bella isola resto molterrime volte sconcertata,ma non è una questione di ritorno.. è sempre stato così e ci siamo sempre preoccupate del grezzume.. ma ahimè purtroppo è anche vero che sia in proliferazione! prima c'era una separazione tra le categorie, oggi purtroppo è tutto un gran shake e ti ritrovi più spesso vittima di una realtà quasi surreale..

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    1. Sarà che me ne sono andata negli anni 90, quando ero 'giovane' e queste cose o le notavo di meno o succedevano meno!

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  2. A me il flolcore romanesco piace tanto...ma proprio tanto tanto...

    La maleducazione no, per nulla.
    Ma quella si trova dappertutto.Purtroppo.

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    1. Sì, il folclore fa ridere, ma mi pare che purtroppo la maleducazione sta prendendo il sopravvento :-(

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  3. Succedevano meno.
    Ma dai, speriamo che come sono peggiorati gli italiani ricomincino a migliorare! Solo che, per avere un aiutino, bisognerebbe che chiudessero di botto tutte le televisioni. Basta isole, fratelli, amici e spettacoli demenziali vari. Forse dovrebbero fare, a reti unificate l'equivalente di "non è mai troppo tardi" versione 2012... che dici, funzionerebbe?

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    1. Sono d'accordissimo con te, perché questi modelli sono giornalmente in tv e la gente pensa che sia normale! Terribile!

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  4. Eppure anche quando ero (piu') giovane io di certe cose ne succedevano meno...certo che e' assurdo che in una citta' considerata "the cradle of the culture", come dicono qui, succedano certe cose (mi riferisco soprattutto all'espisodio dei tipi che rincorrevano il ragazzo in giacca e cravatta).

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    1. Sì, assurdo e preoccupante davvero ... Perché ormai non serve neppure più laminima provocazione, c'è gente che si diverte ad andare in giro a picchiare :-(

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  5. oddio. Il tiizio che s'è preso mazzate mi fa venire l'ansia. Chissà che c'era dietro...
    Il camionista invece m'ha fatto ridere e anche la tua descrizione della signora che non hai visto :)
    La coatta... manco io dico tante parolacce in una frase, giuro!

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    1. Dietro c'è il razzismo fra vari gruppi etnici di cui io non ero proprio a conoscenza (tipo picchiato nero, tipi che picchiano di qualche banda sudamericana). Il camionista-garagista è da una vita che ci allieta con le sue frasi sagge e folcloristiche. E di supersignore panterone con il tanga e la tuta di ciniglia ce ne sono a bizzeffe nel mio quartiere. Però la coatta mi ha fatto davvero una brutta impressione, erano solo parolacce gratuite, senza senso, per farsi notare (dato che non era decisamente una sette bellezze).

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  6. Purtroppo l'Italia ora è diventata questo: un mix di maleducazione e degrado.
    Il degrado urbano ormai lo si vede anche in città che prima erano dei gioielli, come Spoleto, che mi aveva incantato con le sue piazzette fiorite, la musica nell'aria, le stradine pulite...ora, dopo 10 anni, la spazzatura anche qui deborda dai cassonetti, i ragazzacci riempiono di cicche di sigaretta le piazze e gli ingressi dei bar, i giardinetti sono pieni di badanti succinte e guardoni intrepidi...
    Io e Michele andiamo spesso in giro per l' Italia e purtroppo lo sconcerto è sempre maggiore; questa, a mio avviso è la vera eredità che ci ha lasciato Berlusconi: una marea di gente imbarbarita negli usi e nei costumi!
    E quindi ecco di nuovo l'importanza di noi insegnanti...sempre lì a cercare di far vedere a questi piccolini l'altra faccia del mondo, quella più positiva, gradevole, che rende felici.
    Perchè purtroppo la bruttura del comportamento e dell'ambiente rattrista il cuore!!
    Tina

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