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5.4.12

FERMATE IL MONDO, VOGLIO CLONARMI

Non lo so come è successo.
E così in fretta.

Per quelli che mi conoscono da prima, beh, sapete com'ero.
Io lavoravo.
Sempre.
Tipo 12-13 ore al giorno, inclusi i fine settimana.
Se prendo in considerazione gli ultimi 5 anni della mia vita, 4 li ho passati a lavorare, lavorare, lavorare.

E poi è arrivata la Slovenia.

5 anni fa avevo cominciato con una borsa di collaborazione all'università.
Poi erano venuti fuori dei corsi da insegnare.
Però contemporaneamente volevo studiare francese e tedesco.
E aiutare un amico proprietario di un pub a organizzare feste ed eventi.
E poi le immancabili orette di ripetizioni.
Mi sparavo 4-5 surrogati di Red Bull al giorno.

Una volta ero talmente stanca che ho messo una batina di tè nel caffè e solo dopo averne bevuto più della metà me e sono resa conto. E me lo sono pure finito.

Poi niente più bar, più responsabilità in ufficio, molte di più.
E poi ancora di più, da portarsi il lavoro a casa.
Da sognarmelo la notte.
Ed altri corsi.
E di mezzo un sacco più di ripetizioni, sempre di più.
Perché si era sparsa la voce, e mi chiamavano gli amici di amici di amici.
Avevo una specie di giro d'affari.
E tante cose da preparare.
E poi anche un lavoro extra da traduttrice.

E io dicevo di sì a tutto, facevo gli incastri nell'orario per fare ripetizioni all'ora di pranzo.
E altre dopo la lunga giornata lavorativa.
Traducevo il fine settimana.
L'ho detto, 12, 14 ore di lavoro al giorno.
Con un Master di mezzo.

La mia coinquilina, che mi vedeva emergere dalla stanza solo per andare al lavoro, mi diceva, in spagnolo, che sarei stata la más rica del cementerio.

Guadagnavo e non avevo un attimo di tempo per andare a prendermi un gelato.
Le mie uscite sociali erano le cene di fine corso.
E i viaggi in Scozia, il mio unico barlume di vita fuori da lavoro.

Così, con questa disposizione mentale workaholic, (dall'inglese, e sullo stesso stile di acolista - alcoholic, esiste pure lavorista - workaholic) PRIMA di arrivare in Slovenia ho mandato CV personalizzati (con foto mie con indosso il mio Scottish outfit, per fare colpo) a tutte le scuole di lingue di Lubiana.



Che mi hanno contattata. E ho pure fatto un colloquio o due.

Insomma, in testa avevo quest'idea di lavorare a scuola di mattina e poi trovarmi un lavoro extra di pomeriggio, e qualche ripetizione di sera. 
E nel frattempo imparare lo sloveno, studiare per il Master e addirittura finire di scrivere il mio libro.
Ci avevo pure fatto un post intitolato Buoni Popositi. Eccolo QUI

Io ci credevo davvero che avrei vissuto così.

E invece poi è successo l'impensabile.
A un certo punto, subito appena arrivata, ho pensato che magari prima di prendere un altro lavoro mi sarei dovuta organizzare e ambientare bene a scuola.
E trovare un corso di sloveno per tutto l'anno.
 E così ho detto di no.
Il primo NO degli utimi 5 anni.
Parola sconosciuta.

Più che un NO era un NÌ, ero ancora convinta che dovevo solo temporeggiare, organizzarmi e poi rientrare nel ciclo centrifuga triplo quadruplo lavoro a cui ero abituata. A cui aggiungere il corso di sloveno e compagnia bella.

Solo che all'improvviso quel NÌ è diventato NO.
Ma proprio così, da un giorno all'altro.
NO, non lo voglio un altro lavoro extra.
NO, non pubblicherò annunci di ripetizioni.
NO, al corso di sloveno non mi ci sono più iscritta (anche perché dopo l'esperienza con Mr Banana, di cui potete leggere qui, avevo un po' perso la fiducia).
NO, cavoli, non ho finito il mio libro.

Ho lavorato a scuola, questo sì, a volte più delle 16 ore settimanali.
Ma, se devo dirla tutta, o all'improvviso sono diventata un mago della didattica, o qua i materiali riesco a prepararli con molto meno sforzo e sono comunque davvero non male.

Però:

Ho viaggiato. 
Tanto. Tantissimo.
Era uno dei miei buoni propositi e devo dire che è stato il motore delle mie settimane.
Però sono stati viaggi diversi, all'avventura, senza pianificare troppo, io che prima organizzavo le vacanze estive a gennaio.

Ho fatto tante foto.
Ho scoperto questa specie di passione.
L'uscire a passeggiare e catturare immagini, come fossero farfalle con una retina.
Però non mi sono comprata ua fighissima macchina fotografica per farle.
Perché pure questo aspetto della mia vita ho voluto viverlo senza stress.
Da una macchinetta da 1000€ ci si aspetta chissà che foto, no?
Invece da una macchinetta scassata come la mia, che decide autonomamente quando sfocare le foto e quando mettere a fuoco particolari bizzarri, non ci si aspetta niente di spettacolare e allora è sempre una sorpresa.





Ho letto un sacco di libri a casaccio.
Ho frequentato gente di tutte le nazionalità ed età.
Ho riso tanto.
Non ho comprato niente.
Non ho mangiato quasi mai al ristorante.
Non sono mai andata al cinema.

Ora mi si ripropone il dilemma.
Potrei prendere un lavoretto pomeridiano-serale e addirittura uno estivo.
Non l'ho cercato, me lo hanno offerto.
Dovrei studiare per il Master dato che l'esame finale è fra un mese.
Vorrei davvero studiare sloveno, un po' ogni giorno.
Fare i compiti, dire frasi, capirci qualcosa piano piano.

Vorrei sdoppiarmi ed avere una Ceciliadiprima a fare le cose di cui sopra.
E io, Ceciliadiadesso,continuare a gironzolare e fotografare e gelatare.

E allora, invece di farmi venire il mal di testa come la Ceciliadiprima,
La Ceciliadiadesso se ne va a letto alle 9, e la notte porta consiglio.

Però se nei commenti volete dire la vostra, o consigliarmi un posto dove andare a clonarmi, 
beh, io attendo fiduciosa le vostre opinioni.

4 commenti:

  1. Continua così, l'importante è il viaggio ... le mete sono gli ideali o, per me, i grandi sentieri. I compagni di viaggio posso essere l'ago della bussola, i piedi però e soprattutto la testa è la nostra. Auguri e buona vita !

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  2. Purtroppo prima o poi dovrò pure ricominciare a guadagnare e non solo a spendere ... Ma è così difficile dire di noooo ai viaggi ..l

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  3. bello questo post! e che frenesia! ma dopo qst anno quale parte prevarrà???? ci tieni aggiornati? è un po' come la mia vita...

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    1. Per ora ancora la frenesia, dato che fino a lunedì sono in viaggio ...

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