Però per problemi di cellulari lasciati altrove (Rita in macchina di amici e io a casa) alla fine questo incontro nun sa' da fare. Però io non l'ho scoperto finché non sono tornata a casa. Peccato! :-(
Nel frattempo ho immaginato cose sparse della serie: il cell. belga da cui mando messaggi non funziona; il cell. sloveno da cui mando messaggi non funziona; il cell. di Rita non funziona; Rita si è presentata dove gli ho detto che eravamo e non vedendoci è andata via; ho sbagliato giorno; Rita starà con il suo trottolino amoroso e avrà pensato: ma chi me lo fa fare a uscire di casa?
In ogni caso non ci si perde d'animo, e come sempre sprovvisti di cartina della città abbiamo deciso di avventurarci verso il centro. (A mamma non l'ho detto che non avevo trovato i Comenius, perché sennò si sarebbe preoccupata a morte perché, anche se vivo all'estero da un secolo, sono ancora Cappuccetto Rosso e il mondo è pieno di luponi; quindi lo scoprirà solo leggendo questo blog!)
Qualche osservazione:
1) Ghent non me la immaginavo così grande, accipicchia!
2) Non abbiamo pagato il tram e dato che ora nell'anima sono un po' slovena, mi sono sentita una vera criminale. In Slovenia non si sfugge ai controllori! Avrò preso l'autobus sì e no 5 volte e ho incontrato i controllori SEMPRE!
3) Ai belgi piace nascondere l'ufficio del turismo in modo che i turisti non lo trovino e vaghino sperduti!
4) Anche in questo caso tocca orientarsi con le torri - però anche in questo caso ce n'è più d'una, e allora, che si fa? Beh, ci si perde!
Così a Ghent il vagabondare è stato davvero più a casaccio che mai, perché avevo contato sull'aiuto di una persona locale e quindi non mi ero informata per niente! Ma non importa!
Ormai infatti avrete capito che gironzolare è una delle mie passioni, alla ricerca di immagini diverse dalle solite cartoline. Il risultato delle 3 orette di passeggiata è stato questo:
CASE e COSE BLU
non ve lo aspettavate, vero?
Io mi aspetto prima o poi un commento di qualcuno della serie:
hai rotto l'anima co' sta storia der bluuuuuu
Messaggi subliminali
VICOLETTI
E poi un sacco di edifici tetrici di quelli che piacciono a me
(che ti aspetti che sbuchi fuori Harry Potter da un momento all'altro
o i Cavalieri templari al galoppo)
Tutto sommato un piacevole pomeriggio
io vagabondo che son iooooo, vagabondo che non sono altroooo
... e poi di nuovo a Bruxelles ...
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Il viaggio poi si è concluso con un piacevolissimo soggiorno notturno all'aeroporto di Charleroi, perché il servizio shuttle offre la prima navetta alle 4 di mattina, ma non è che sono così affidabili a quanto mi è stato detto, e così ho preferito andare direttamente la sera prima dato che il mio volo sarebbe stato comunque alle 6 di mattina.
L'ultima volta che avevo dormito in aeroporto era stato a Glasgow Prestwick, e lì almeno ci sono i divanetti dei pub su cui ci si può stendere finché la guardia non viene a svegliarti alle 5 ...
a Charleroi invece, mentre una volta passato il controllo passaporti ci sono comode panche senza braccioli su cui si potrebbe dormire, se ci si arriva di sera tocca rimanere nella hall o zona pre-check in, in cui ci sono poche sedie con braccioli (già tutte occupate) e tanto bello spazio sul pavimento!
Io mi sono rintanata dietro una macchinetta di quelle a gettoni per bambini e ho dormicchiato là, sconocchiandomi la colonna vertebrale e usando tutto il contenuto del mio trolley come cuscino-coperta-materasso. E riflettendo su come riescano a sopravvivere i poveracci che dormono per strada.
Perché a stare stesi per terra il freddo di entra nelle ossa poco a poco e quandi ti rialzi la mattina senti come una sensazione di ossa che vanno in frantumi. Il tutto favorito dal fatto che 'sti simpaticoni di Charleroi verso mezzanotte accendono l'aria condizionata a palla!
Il mio aspetto la mattina seguente era più o meno quello di questo essere qua sotto!
Signori e signore, questa è la vita Ryanair!
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